L’ORSO BRUNO, IL SIMBOLO DELL’ABRUZZO, UNA SPECIE DA TUTELARE

Il collettivo umano osserva solo quando un orso Bruno, per richiamo naturale, crea dei danni agli allevatori, o alle abitazioni confinanti con il proprio Habitat. Prima di parlare di questo straordinario animale vorrei sottolineare che l’uomo ha depredato per primo l’orso, restringendo sempre il suo ambiente, deturpando la quiete che anima questo grande onnivoro. L’orso bruno è un animale di grandi dimensioni, con una cranio ampia e orecchie molto piccole.  I suoi peli sono corti e fitti, ma sufficienti a fungere da protezione contro le intemperie. il colore del suo manto varia anche a seconda dell’ambiente in cui vive, soprattutto dall’atmosfera. Il suo peso raggiunge in media i 180 chili nel caso dei maschi.  È un animale plantigrado. Ciò significa che quando cammina, tutto il peso ricade pienamente sulla pianta dei piedi, proprio come succede negli esseri umani. Infatti, è in grado di camminare su due zampe, anche se utilizza tale postura solo in determinate occasioni. Il suo ambiente preferito per vivere sono le aree scarsamente popolate dall’uomo, dove il silenzio regna sovrano. Non ama assolutamente le zone popolate ed il contatto con l’uomo, infatti si raccomanda sempre di non avvicinarli, per rendere l’animale amico dell’uomo, infatti la vicinanza all’uomo lo rende non naturale. Per nutrirsi, questi animali percorrono distanze molto lunghe ed è noto che estendono il loro habitat di diversi chilometri quadrati. Entrare nel territorio di un orso adulto è un vero rischio.La sua dieta è per lo più vegetariana, quindi i suoi denti sono completamente modellati per nutrirsi di frutta, piante e radici. Ad ogni modo, si tratta di un animale onnivoro. La fonte di proteine viene assicurata la pesca,. In caso di scarsità di cibo, l’orso bruno arriva persino a consumare carogne di animali morti o a cacciare prede più grandi, come roditori o anche cervi, o arrivare nelle stalle. L’orso che s’introduce nell’abitato non ha sbagliato, ma è stato lo stesso uomo ha fare in modo che tutto ciò succeda, dando allo stesso il modo di non sottrarsi. La leggenda sul miele è vera: quando possibile, questo mammifero completa la sua dieta con questo dolce alimento, prodotto dalle api. Nel nostro paese esistono due tipi di orso bruno: l’orso bruno europeo (Ursus arctos arctos), che occupa le Alpi orientali, e l’orso marsicano (Ursus arctos marsicanus) che abita sul nostro Purtroppo nel nostro paese si contano meno di 150 esemplari di queste due sottospecie. Gli orsi sono animali solitari, tranne quando le femmine sono in calore. Dopo la prima cucciolata, ci vorranno tre anni per vederne un’altra. Per ogni parto, nasceranno un massimo di tre figli. Come possiamo ben osservare dai numeri l’orso non ha una grande possibilità di ampliare la propria specie in breve tempo. I maschi sono poligami, e ciò permette che un singolo esemplare possa fecondare più femmine di orso. Una volta terminato l’accoppiamento, rimangono vicini alla compagna fino al momento della gravidanza, per poi tornare alla vita solitaria, che caratterizza l’orso bruno. Appena partoriti, i cucciolo di orso pesano in media poco meno di un kg. Nascono senza denti e praticamente ciechi. Non lasceranno la caverna fino a quando non saranno completamente coperti di peli, trattandosi di una condizione vitale per potersi proteggere dai tantissimi pericoli che la vita selvaggia gli riserverà. L’orso bruno è un animale di nobili caratteristiche, ama solamente vivere in pace, nel suo habitat, per potersi nutrire e riprodursi senza l’inutile e pericolosa ingerenza umana, che prima lo avvicina e poi lo condanna. Non sono esseri viventi pericolosi né aggressivi. Hanno semplicemente paura dell’uomo, dal momento che, nei secoli, hanno imparato a temerlo come nessun altro predatore. Purtroppo la verità che l’orso non ha piu’ grandi habitat dove vivere non fa notizia, se un orso viene disturbato nel proprio ambiente e reagisce, viene ucciso perchè pericoloso, se l’uomo DIVORA i boschi per costruire è lecito e non fa notizia. La notizia è che l’Orso è un animale quiete, che va tutelato con normative e maggiori controlli di osservazione, soprattutto non permettendo all’uomo di devastare il suo ambiente. La notizia è quella che purtroppo ci fa comodo e non la realtà del senso.

 

” lasciate a coloro l’ignoranza, perchè sanno solo difendersi con l’accusa di un falso, e non vogliono conoscere la storia, ma  hanno solo la pancia piena di ardua gloria della loro grande  eresia ”  Luis Gabriel Garcia Ortega

 

About Redazione - Il Faro 24