È una conferma assoluta e non potrebbe essere diversamente da così. L’Ovindoli Mountain Festival Winter Edition 2017, terza edizione, ha già azzerato le ombrose previsioni di inizio stagione invernale. L’Associazione ‘Eventi Montani’, coordinatrice dell’evento della montagna, continua a nutrire un Festival dal grande sapore turistico. Fra gli appassionati al ‘sangue buono’ di Ovindoli, spiccano anche il consigliere regionale Pietrucci e il vicepresidente della Giunta Lolli, i quali affermano all’unisono: «Le nostre vette possono e devono essere, a livello economico e turistico, la vera frontiera dell’Abruzzo: investiamo per aumentare il Pil». Ad Ovindoli, i professionisti del settore insegnano l’arte sportiva della montagna per tutto l’anno.
Dalla sicurezza in aperta montagna alla costruzione di un vero e proprio igloo ghiacciato sulle piste da sci di Monte Magnola Impianti, ad Ovindoli. Da Radio Globo, colonna sonora di tutta la manifestazione, al senso più bello ed intimo della libertà umana colta sulla neve, pescata all’interno del rettangolo bianco dello Snowpark (più di 20mila presenze a stagione per i guerrieri dello snowboard e degli sci da esibizione): eccoli, quindi, i numeri, i sentimenti ed i dettagli della Festa della Montagna abruzzese di Ovindoli, approdata, quest’anno, all’edizione numero 3. Tanta attenzione per i particolari rivolti alle famiglie e agli amici quattro zampe ed un faro di luce propria più articolato puntato sulla prevenzione sulle piste e sui fuori pista con il convegno dal titolo ‘Vivere la montagna in sicurezza’. 10 ed 11 febbraio, quindi, incominciati con il sole, laddove la neve, anche per quest’anno, ha incontrato l’amore per la passione appenninica. Una lunga coda di turisti e sciatori alla biglietteria per la cabinovia ovindolese ha fatto sì che anche l’ombra nera gettata sull’Abruzzo montano dagli ultimi eventi e dalle ultime dicerie scomparisse nel nulla con un timido raggio di sole. 10000 le presenze già attestate all’Ovindoli Mountain Festival Winter Edition di quest’anno, edizione 2017, un Festival vero e proprio, trainato da professionisti esperti del settore montano, che offrono attività formidabili praticabili tutto l’anno. Fra i turisti d’eccezione, anche il vice presidente della Giunta d’Abruzzo, Giovanni Lolli, fresco di delega al turismo, e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, un habitué del mare bianco ghiacciato di Ovindoli. Lolli, amante dello scialpinismo, nel convegno ‘Vivere la montagna in sicurezza’, ha puntato l’attenzione sull’approntare, in sinergia con gli operatori turistici del luogo, un piano di lavoro turistico-regionale rivolto, prettamente, ai nuovi fruitori delle mete montane abruzzesi, i viaggiatori. «Il luogo che si visita – ha detto – deve raccontare una storia e deve regalare un’emozione che vada al di là della semplice pista innevata. Un luogo deve far sognare ad occhi aperti ed occorre investire in questa direzione». Ed il Mountain Festival ovindolese sembra aver proprio raccolto ad hoc questo invito, con il concorso ‘Vinci una vacanza sulla neve per due a marzo’, comprensiva di un soggiorno per due al Park Hotel di Ovindoli, di una ciaspolata in coppia, di un ingresso per due al centro benessere Orchidea, di una cena al lume di candela da Zampanò, di una bottiglia tipica locale targata Liquorificio d’Abruzzo e di una lezione di sci in collettiva con la scuola ‘Tre Nevi’. Boom di consensi, inoltre, per il 10% di sconto su molte offerte e prodotti ‘nevosi’ che varrà, ad Ovindoli centro e impianti da sci, per i tre giorni continui del Festival.
A Lolli, ha fatto eco Pietrucci, che incontrato, di buon mattino, sulle piste da sci di Ovindoli, ha affermato: «La mia presenza qui testimonia il fatto che l’Abruzzo resiliente e testardo, nonché capace di affrontare il sacrificio e di superarlo, non ha mai deciso di mollare la presa sul turismo di qualità e questo è un dettaglio che mi fa molto piacere. – ha aggiunto il consigliere, un frequentatore assiduo e abituale, assieme ai suoi figli, del panorama innevato marsicano – La montagna è uno dei segmenti economici più importanti, ad oggi, dello sviluppo regionale. Lo sport sulla neve in generale, inoltre, è una mia grande passione, che ho tentato di trasmettere anche ai miei bambini, riuscendoci. Ovindoli, Campo Felice e il Gran Sasso sono stati i miei migliori amici dell’infanzia in fatto di crescita personale e sportiva». Enorme successo ha avuto anche la disciplina dello Snowscoot, sport di madre francese che poteva essere, almeno fino allo scorso anno, praticato solo ad Ovindoli in tutta la Penisola italiana degli sport montani. Quest’anno, nel 2017, proprio lo Snowscoot celebrerà i suoi 25 anni d’età e per il weekend di aprile, infatti, che cadrà nei giorni dal 6 e al 9, a Campo Imperatore, si terrà la prima gara assoluta a livello internazionale, ma in Italia, a cui parteciperanno anche atleti provenienti da ogni dove, compreso il Giappone. L’edizione 0, invece, della ‘Snow Vertical’- competizione tutta in salita in uno scenario suggestivo quale quello della pista il Canalone di Monte Magnola Impianti – ha avuto un forte clamor di popolo sportivo. 50 partenze in totale, due vincitori assoluti per la categoria uomo e donna (17 minuti di tempo il primo arrivato, Gino Camarra e 21 minuti di tempo per la regina della corsa, Annalisa Cipollone) hanno battezzato con lo champagne della novità energica questa tradizione neonata da parte del Gruppo Sportivo Celano, che batterà il ferro dell’entusiasmo di una gara unica nel suo genere, per molto tempo. Massimiliano Bartolotti, invece, direttore degli impianti sciistici di Monte Magnola, ha dipinto il Mountain Festival, anche per quest’anno, con un colore di freschezza continua. «I numeri della stagione 2017 sono ancora più interessanti e più importanti – ha detto – rispetto a quelli dello scorso anno. Nonostante, infatti, l’Abruzzo della montagna sia fuoriuscito da una situazione non facile, la risposta dei nostri turisti affezionati è stata ottima, come ottimi sono l’innevamento e l’organizzazione che Ovindoli riesce a dare e a mantenere con il prosieguo delle stagioni. Senza considerare lo staff, composto da istruttori e professionisti del settore al massimo grado, rocce sapienti di tutte le pratiche e le discipline possibili in alta e aperta montagna, disponibili, inoltre, per tutto l’anno. Possiamo contare, per ora, su un’adesione di sciatori superiore a quella dei due anni precedenti: un messaggio positivo, questo, che noi di Monte Magnola, anche grazie al Mountain Festival, stiamo cercando di trasmettere a tutto il circuito turistico integrato d’Italia. Alle Regioni limitrofe, la Festa ovindolese della Montagna sta trasmettendo quel segnale di positività e sicurezza in più che la nostra Regione sa di poter offrire al palato nazionale e non solo», ha concluso. La nuova Guida di Angelo Monti e Stefano Ardito sui percorsi in ciaspola in Abruzzo, inoltre, presentata ad Ovindoli, è stata una delle rivelazioni di questo Mountain Festival. Raccontata in un contesto di turisti-viaggiatori, ha regalato al panorama regionale, una nota intonata in più. Un Abruzzo da percorrere, quindi, dal Gran Sasso alla Majella, dal Velino al Sirente, sulle orme di chi, con l’inchiostro della lucidità dell’esperto, ha saputo dipingere borghi silenziosi, itinerari rimasti segreti ed escursionisti straordinarie, tutte a portata di ciaspola e tutte vivibili a casa Abruzzo.
Le attività sportive, ad Ovindoli, perciò, fanno il paio con un senso di appartenenza ad uno dei luoghi turistici più conosciuti in Italia. Nel mese di marzo 2017, di fatti, proprio Ovindoli sarà il trampolino di lancio per alcune tappe importanti della Coppa Italiana di Sci ed è, inoltre, attualmente in lizza per l’ottenimento di alcuni step della Coppa Europa del prossimo anno. L’Ovindoli Mountain Festival, quindi, potrebbe essere vissuto e considerato un po’ come il compleanno della montagna che in Abruzzo ha messo il suo profumo e le sue radici. Ogni anno, si ripercorrono le tappe e tutti gli scalini di un inverno turistico che può dare tanto all’estero. Ciaspole ai piedi, racchette alle mani e sogni nella testa, quindi: la montagna d’Abruzzo e, in questo caso quella della Marsica, non ha mai abbandonato la fede in sé stessa e nelle sue prospettive.