LUCO DEI MARSI, “PER NON DIMENTICARE”, LA SHOAH SUL FILO DELL’ATTUALITÀ E DELLA MEMORIA CON L’ANPI MARSICA

La storia, l’Umanità negata e, lungo il filo della memoria, l’attualità del monito che la Shoah, in ogni singolo frammento, deve rappresentare per il mondo. Saranno questi i temi che lunedì, 27 gennaio, alle 10.30 nella sala consiliare del Comune, saranno al centro dell’evento organizzato dall’Amministrazione di Luco dei Marsi in collaborazione con ANPI Marsica e l’istituto comprensivo cittadino “I.Silone”.  Nel programma della manifestazione, dopo i saluti della sindaca Marivera De Rosa, gli interventi dell’onorevole Giancarlo Cantelmi, scampato all’Eccidio di Celano, strenuo difensore, a rischio della propria vita, dei principi di libertà e dei valori fondanti della Repubblica e della Costituzione, e attivo nella trasmissione di essi alle nuove generazioni, premiato con la “Medaglia della Liberazione” dal Ministero della Difesa, e del professor Giuseppe Grossi, storico e archeologo di fama, il cui padre fu imprigionato a Mauthausen. Alla presenza dei rappresentanti dell’ANPI Marsica, Giovanni D’Amico, presidente, e Augusto Di Bastiano, segretario, e dei rappresentanti delle associazioni cittadine, gli alunni dell’istituto comprensivo “I. Silone”, diretto dal professor Piero Buzzelli, proporranno una selezione di testi e immagini dell’Olocausto per una riflessione condivisa. Il Giorno della Memoria è stato designato quale ricorrenza internazionale dalla risoluzione 60/7 del 2005  dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e, alcuni anni prima, dall’Italia con la legge n.211/2000, per ricordare le vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali e quanti hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati, ebrei ma anche  appartenenti a minoranze etniche, disabili, omosessuali, nel mirino del regime, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista. La giornata commemorativa è fissata al 27 gennaio perché in quello stesso giorno, nel 1945, le truppe sovietiche della 60ª Armata Rossa del “1º Fronte ucraino” del maresciallo Ivan Konev, impegnate nell’offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, arrivarono per prime nella città polacca di Oświęcim, in tedesco Auschwitz, scoprendo il vicino campo di concentramento: l’apertura dei cancelli consegnò al mondo intero le testimonianze dei sopravvissuti, le pratiche e gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati nei lager. Da Auschwitz, pochi giorni prima, i nazisti si erano precipitosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri “sani”, molti dei quali morirono durante la marcia stessa. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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