Il Sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, chiarisce la propria posizione sulla recente sentenza del giudice di Chieti Andrea Di Berardino sulla presunta mancata bonifica dell’area ex Fonderia De Nicola e replica al Movimento 5 Stelle su alcuni stralci delle motivazioni. Marinucci precisa quanto segue:
“Il Sindaco deve e può agire solo secondo legge. Pertanto può emettere un’ordinanza solo se ci sono i presupposti che, in tutta questa vicenda, non si sono mai verificati. Sin dall’inizio ho fatto quanto in mio potere” dice Marinucci. “Voglio ricordare infatti che l’ex fonderia era, nel 2010, in procedura fallimentare. Erano quindi il curatore e, in seconda istanza, il giudice del tribunale ad essere a conoscenza di eventuali situazioni di criticità del manufatto e nulla al riguardo mi è stato mai comunicato. A tutt’oggi, pertanto, non risultano esserci parti della struttura fuori dai parametri di legge. Inoltre non mi risulta ci sia stata mai inattività del privato. Personalmente e con l’ufficio tecnico del Comune abbiamo monitorato lo svolgimento dei lavori. Variazioni al cronoprogramma, concordato con la ASL, sono stati determinati da fattori imprevedibili ed esterni. Se solo il consigliere Cutrupi si informasse sarebbe meno fazioso e più utile alla collettività che continua, immotivatamente, a terrorizzare. Se conoscesse le procedure amministrative sarebbe più prudente. Sono disposto ad insegnargliele così, semmai un giorno diventasse Sindaco della sua città, Pescara, dove paga le tasse, le applicherebbe correttamente riflettendo prima di aprire bocca”.