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“Circa un anno fa partecipavo, tra il pubblico, all’assemblea degli abitanti del quartiere nord di Avezzano, voluta dagli stessi cittadini ed organizzata da don Antonio Salone, nei locali della Parrocchia dello Spirito Santo, per discutere della sorte del nuovo municipio. In quella sede – commenta Felicia Mazzocchi, consigliera provinciale – davanti ad un salone strapieno, molte cose furono dette tra promesse di definizione della costruzione, con annesso miglioramento degli spazi pubblici, dei parcheggi, della viabilità e, non ultimo, si precisò anche del reperimento delle somme necessarie provenienti dalle alienazioni di beni comunali per ottimizzare le sedi comunali, risparmiare affitti e concentrare le attività al servizio del cittadino. Insomma sembrava possibile che il cosiddetto Contratto di Quartiere, che distingue, appunto, la costruzione da un semplice appalto di opera pubblica, potesse essere finalmente realizzato”.
“Ad oggidevo constatare – continua la Mazzocchi – che non solo non si è mosso un mattone, ma quel tanto già costruito sta andando a ramengo con annessi costi aggiuntivi per gli avezzanesi a seguito dei danni alla struttura provocati dall’abbandono e, purtroppo, da atti vandalici. Peraltro, nonostante i noti problemi di natura giudiziaria, il complesso non è mai stato sequestrato. Ora, forse è il momento di fare il punto della situazione e chiedere all’amministrazione comunale, nella persona del Sindaco, quale è la situazione attuale, quali iniziative abbia preso per non far gravare in futuro, sulle spalle degli avezzanesi, un peso insostenibile e scongiurare che l’inerzia finora dimostrata, non si traduca in una maggiore tassazione per adesso e per il futuro. Per non parlare chiaramente della grave mancanza del raggiungimento di un obiettivo che significherebbe modernità urbanistica, efficace servizio amministrativo, ottimizzazione dei costi del bilancio e decoro di un quartiere oltre che dell’intero comune”.
