Meteo. Le cause dei nubifragi lampo o forti temporali sulla Marsica

Meteo. I moti convettivi, ossia anche le correnti ascensionali, sono divenuti piuttosto violenti. Le correnti ascensionali e discensionali notevoli, sono riuscite a sorreggere per un periodo di tempo più lungo del previsto precipitazioni particolarmente pesanti da non reggere successivamente alla gravità, cosicché esse salendo e scendendo, si sono aggregate ancora di più con altre, merito l’aria caldo-umida presente nei bassi strati e il calore latente di condensazione, che le ha permesso di raggiungere quote della Troposfera piuttosto elevate, in modo tale che abbiano ripreso subito a ghiacciare, unendosi ad altre gocce sopraffuse e ai cristalli di ghiaccio.

Nell’immagine istantanea sottostante, la città di Avezzano nella notte tra sabato 27 e domenica 28 Luglio 2019, completamente allagata da un sistema temporalesco in movimento verso est dal settore tirrenico. Esso può essere definito anche un ”flash flood”, poiché il temporale è stato meno recalcitrante e non bloccato completamente da un’area di alta pressione ma isolato da quest’ultima dentro una goccia fredda ove, per contrasto termico con l’aria caldo-umida in loco, mossa successivamente dai venti meridionali, sono nati violenti cumulonembi, associati a raffiche di vento e a rovesci o temporali anche di forte intensità.

La siccità, è stata il risultato di un’atmosfera stabile e rovente per un mese intero. Il mare da più freddo è diventato più caldo e sulla costa sono cresciuti anche i tassi di umidità, il risultato è stata la grandine così abnorme. Dopo la prima decade di Luglio 2019, specie le regioni adriatiche, sono state interessate da un fronte freddo o perturbazione piuttosto intensa di origine atlantica, il sistema temporalesco ha incontrato tutta quella energia termica imprigionata dalla precedente subsidenza atmosferica in loco e si è rinvigorito: sono nati quindi violenti temporali o supercelle, muniti di forti correnti ascensionali e discensionali. L’altro ramo del sistema temporalesco ha interessato proprio il Lazio e la Marsica, insomma tutto il versante tirrenico, dando luogo a rovesci anche a carattere di nubifragio lampo con più intensità e frequenza rispetto al passato, ossia piogge simili torrenziali che scaricano una grande quantità di mm al m2 o di tonnellate d’acqua in pochissimo tempo, come avviene con i monsoni umidi.

rc

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