Meteo. L’Estate è in voga ed esibisce la sua forma. Instabilità residua al Nord. Grande ondata di calore nord-africano alle porte

Meteo. Il Mediterraneo e gran parte del contesto europeo, successivamente ad una fase fortemente temporalesca sulle regioni settentrionali, saranno di nuovo i protagonisti di un rinforzo decisivo del così denominato Anticiclone nord-africano, secondo le gesta di un promontorio in quota disposto verso sud-est, ossia rivolto verso la penisola, l’Europa orientale e settentrionale fino a raggiungere la Russia meridionale. Il tutto attraverso una saccatura che si distende a scossoni recalcitranti al bel tempo verso l’Europa occidentale dove viene scavata dalla deviazione verso sud/sud-ovest delle correnti zonali, ossia del flusso d’aria cha sarebbe dovuto scorrere da ovest verso est, soprattutto in quota, ma non sicuramente e dunque meno frequentemente, specie in questo caldo inizio dell’Estate astronomica: l’esordio ha avuto luogo quest’anno il 21 Giugno 2022, alle ore 11.13 italiane, mentre come ogni anno l’Estate meteorologica si è introdotta il primo Giugno. Per quanto riguarda il punto di vista astronomico tutto è avvenuto quando si è avuto il raggiungimento dello zenit ove vi si colloca il Tropico del Cancro. La saccatura infierisce sul tempo atmosferico su parte dello stivale inviando una serie di impulsi instabili al di sopra dello scorrimento dell’aria calda verso il settore alpino e padano; calura sfruttata e rinfrescata dal moto discensionale dei sistemi temporaleschi in origine, rappresentata dalla polverosa mole di venti dai quadranti meridionali, la quale seppur polverosa si sparpaglierà successivamente ammainata da una massa d’aria molto calda e più umida e attenuate dalla subsidenza atmosferica che innalzerà i valori di geopotenziale riscaldando tutte le quote attraverso la trasmutazione o traslazione dell’aria calda attraverso le isoterme piuttosto massicce o corpose in termini di colonnina di mercurio fino al suo schiacciamento in Troposfera (strato più basso dell’atmosfera secondo l’estensione verticale) e facendo solo dopo far evaporare l’agglomerato di stratificazioni medio-alte e le polveri di sabbia finissima (inferiori ad un micron) sospinte dal vento di Ghiblì e alle sciroccate una volta che, la bassa pressione termica, in rotazione successivamente antioraria nel nostro emisfero boreale, l’area di alta pressione in quota di origine termica si espande di traiettoria e al suolo vengono mulinate correnti d’aria di Ostro e di Scirocco, in rotazione alle correnti d’aria di Libeccio che hanno soffiato moderatamente sui mari convergendo con le correnti d’aria settentrionali e inversamente rimanendo e allineandosi variabilmente parallele al loro moto sulle regioni di nord-ovest. Le infiltrazioni fresche verranno dunque a scorrere su un ristagno caldo-umido padano a causa dell’acquisizione da parte delle masse d’aria calda dell’umidità sui nostri bacini più caldi della media del periodo stagionale, formando enormi torrioni cumuliformi. Dalla prossima settimana il caldo potrebbe essere record anche all’ombra sulle due Isole Maggiori e sulle regioni centrali e meridionali, ove dopo il transito di alcuni sistemi nuvolosi il cielo rasserenerà e insisteranno masse d’aria molto calda convogliate dalle regioni tropicali-continentali nonché il riscaldamento diurno che, dopo il breve periodo piovoso, di certo non farà sì che rispetto al mare paradossalmente parlando ci sia l’escursione termica; anche in montagna infatti le minime e le massime saranno in deciso aumento, le massime più nell’entroterra ed esattamente qualche grado centigrado in meno a causa della brezza marina ritornante in prossimità delle coste tirreniche, adriatiche e ioniche. Sembrerebbero esserci punte anche prossime ai 40 gradi dal punto di vista dei valori massimi sulla Sardegna entro la fine di Giugno 2022. Le variazioni delle temperature massime tra l’entroterra e la costa saranno comprese tra i 3-4 gradi centigradi, mentre come nell’entroterra sicuro con i venti di ricaduta le massime potrebbero sfiorare i 35 gradi centigradi in Abruzzo e ad esempio in Sicilia, Puglia e Calabria sfiorare i 38 gradi centigradi all’ombra, addirittura nelle ore più calde del giorno i 40 gradi centigradi all’ombra (forse presumibile allerta con il massimo “Heat Index” come in Sardegna). Prima dell’attraversamento di questa massa d’aria rovente dal Sahara, tuttavia, i venti più freschi ruoteranno da nord-est ad alta quota e sia il versante adriatico che le regioni adriatiche costiere in questo fine settimana continueranno a sperimentare qualche episodio di instabilità atmosferica, più frequente e accesa al Nord, stavolta più accesa e accelerata sulle regioni di nord-est. Del caldo intenso del corso della settimana entrante o di questa settimana ne torneremo a parlare nel prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.

Vi ringrazio e al prossimo aggiornamento meteo.

Riccardo Cicchetti

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