Meteo. Tempo in peggioramento nelle prossime ore. Prime manifestazioni temporalesche primaverili in vista. Ne parliamo insieme

Meteo. Le condizioni meteorologiche nei prossimi giorni potrebbero essere determinate proprio dalla presenza di due blocchi anticiclonici che calamiteranno una perturbazione in intensa formazione sulle regioni settentrionali e sul Mediterraneo una volta che le masse d’aria più fredda successivamente abbiano valicato l’arco alpino dando luogo a nevicate sulle Alpi. Come frequentemente avviene nelle aree a rischio Tornado nelle grandi pianure americane (Tornado Valley) quando le masse d’aria molto calda e umida risalgono dal Golfo del Messico e le masse d’aria secca giungono dalla particolare orografia territoriale delle montagne rocciose in presenza della linea di demarcazione tra il fronte freddo in discesa dal Nord America (Canada) in seno alla corrente a getto polare (Polar Jet Stream) da parte delle aree polari in questo avanzare della stagione dei Tornado e il richiamo caldo-umido dalle aree tropicali. 

Si tratterà della stessa evoluzione meteo che potrebbe accadere in tutta la pianura padana quando potrebbero generarsi temporali localmente anche di forte intensità che si innalzeranno grazie alle correnti d’aria umida e molto mite sospinte dai venti di Libeccio e che daranno la possibilità che possano esserci aree rotatorie in cambiamento di direzione e di intensità al variare della quota (Wind Shear orizzontale), ossia aree dove i venti possono ruotare proprio in prossimità del sistema frontale a carattere freddo in discesa dal Mare del Nord. La possibilità che possano esserci importanti downburst (downdraft interno nei moti convettivi della nube) in Pianura Padana accrescerà per il fatto che il fronte resti recalcitrante e chiuso da due figure anticicloniche di natura differente, di cui una presente sull’Europa orientale e un’altra sul Nord Atlantico lungo i meridiani e un’altra area depressionaria presente a più basse latitudini oltre al ciclone extra-tropicale, una circolazione instabile di natura nord-atlantica e afro-mediterranea di cui precedentemente osservavo il cosiddetto ponte nel legamento tra i due anticicloni evolversi successivamente alla sua auto-generazione (temporali autorigeneranti inquadranti dalle interpretazioni modellistiche in Pianura Padana) all’interno di questa area in seguito all’avvezione di vorticità positiva e al suo movimento antiorario nel nostro emisfero boreale verso l’Italia centrale e meridionale per tutto il corso della settimana. 

Tornando a noi, le condizioni meteorologiche inizieranno ad essere perturbate a partire dall’inizio di questa inizio seconda decade di Maggio 2023 in seguito all’origine di due aree di alta pressione appartenenti alla cintura di alte pressioni subtropicali e in risalita verso i bacini del Mediterraneo nel corso di questa settimana quando verranno attirate sulle acque superficiali del Mediterraneo masse d’aria di estrazione subtropicale, decisamente più umida in combutta con le instabili correnti d’aria sia in quota che al suo destabilizzate dall’Atlantico e dal Mare del Nord. Sia marittime e anticicloniche che cicloniche all’interno dell’alimentazione del flusso perturbato in discesa da nord sono condizioni di tempo instabile maggiormente coinvolgenti sul Nord Italia quando assisteremo ad episodi di forte maltempo attraverso precipitazioni a tratti anche intense e forti raffiche di vento. Sulle regioni centrali ci sarà la possibilità di un peggioramento delle condizioni del tempo in un contesto spiccatamente variabile e meno intenso rispetto alle regioni del Nord Italia, seppur il Centro-Nord possa essere il fulcro o la fucina del nucleo perturbato come dicevo di poco instabile nel movimento che potrebbe estendersi attraverso piogge anche moderate e localmente più forti sulle regioni centrali e meridionali, oltre che successivamente entro metà settimana assumendo più alimentazione (Cape Index), localmente anche sulle due Isole Maggiori, dove i temporali anche se meno diffusi potrebbero presentare successivamente alle correnti d’aria di richiamo (sud-orientali sul medio-alto Adriatico a rischio nuovi temporali primaverili dopo la prima linea instabile) e all’ingresso del fronte freddo, raffiche di downburst provenienti dal cambiamento della corrente discensionale interna che si schianta verso il suolo fuoriuscendo dalle celle temporalesche. Torneremo a parlare nei prossimi aggiornamenti meno di questa importante e probabile evoluzione meteorologica successivamente al transito del fronte perturbato sulle regioni del Nord Italia e il fatto che possa proprio il Sud a beneficiare dei rovesci di pioggia anche a carattere temporalesco, i primi più intensi di questa stagione primaverile sulle due Isole Maggiori e sulle regioni del Sud Italia, seguite da una rinfrescata e dalla media che si attesterà temporaneamente in linea con la media stagionale.

Fonte immagine principale dell’editoriale di approfondimento di Meteorologia: https://imilanesi.nanopress.it/piogge-e-temporali-in-arrivo-colpite-queste-zone-ditalia-chi-minaccia-il-maltempo/

Grazie e al prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.

rc

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