Meteo. Una massa d’aria fredda darà luogo al primo “assaggio d’Inverno”. Quale sarà il tempo per i prossimi giorni

Meteo. L’Anticiclone delle Azzorre si sta espandendo lungo i meridiani, ma il suo andamento non appare perfettamente “perfettamente” rettilineo verticalmente sino al Nord Atlantico. Si genererà dunque un cuneo anticiclonico che, dopo la formazione di un vortice di bassa pressione, tra l’Italia e i Balcani, rimescolerà l’aria, attraverso un innalzamento del Planetary Boundary Layer (PBL, vedi in Manuale di Meteorologia Alpha Test, Giuliacci) che, nella conca del Fucino e nelle altre vallate appenniniche, tramite tale movimento che, nelle prossime ore, sarà dovuto alle correnti d’aria da sud-ovest a nord-est, spazzerà via la nebbia dall’area fucense e si innalzerà di quota il punto di rimescolamento dell’aria. I bordi orientali di questa figura anticiclonica saranno il terreno di slittamento delle masse d’aria fredda (più in quota che al suolo) che, dal Vortice Canadese, stanno progressivamente invadendo l’Europa centro-settentrionale. Il lago d’aria fredda di origine artico-marittima proveniente dal Mare del Labrador ha appena raggiunto le Isole Britanniche e sta dilagando sull’Europa settentrionale fino al Mare del Nord e al comparto scandinavo, da dove si muoverà verso sud-est. Sull’Europa sta dunque iniziando ad abbassare la colonnina di mercurio fino ai Balcani e nel corso del fine settimana fino all’Italia. Si tratterà di un fronte freddo e perturbato molto veloce che scivolerà dal Nord Europa lungo i bordi orientali della figura anticiclonica facendo sì che, lungo il versante adriatico, si generino in seguito alla profondità dell’area di bassa pressione, ossia alla differenza e al dislivello barico di una depressione meteorologica italica e una balcanica, le cui formazioni si manifesteranno sulle regioni centro-meridionali e sul medio-basso Adriatico in seguito all’ingresso della Bora e la possibilità dell’acuirsi di forti raffiche di vento sulle regioni di nord-est, dalle Alpi Venezie-Giulie fino a Trieste. Il Wind Chill sarà in grado di acuire la sensazione di freddo intenso dal nostro corpo che dovrà ripararsi dalla ventilazione tesa e variabile, nonché dalla possibilità che la differenza barica la aumenti successivamente sulle regioni centrali e del Sud Italia, in particolare sull’Adriatico centro-meridionale, meridionale e sul versante ionico. Sulle regioni del Nord Italia, invece, tutti i parametri meteorologici saranno in netto miglioramento tra sabato e domenica e il vento da nord-est risulterà variabile, mentre si presenterà più intenso il Grecale lungo il versante adriatico del Centro-Sud e del Sud Italia. Il fronte freddo non darà luogo a piogge, ma il vento che girerà dai quadranti settentrionali, da nord/nord-est sino a est/sud-est farà sì che dagli annuvolamenti sia sulle zone interne che sul versante pedemontane e montuose interne dell’Abruzzo, si imbianchi di coltre nevosa con il primo assaggio d’Inverno nel pieno della stagione autunnale inoltrata. L’abbassamento delle temperature oltre alla temperature percepita in caso di forte vento e di vento teso di Grecale sarà notevole rispetto alla media meteo-climatologica, nonché repentino da spostare lo zero termico e da consentire alle nevicate, molto più probabili da quote medie fino a quote relativamente basse per il periodo, variabilmente e con un successivo e rapido nonché momentaneo miglioramento perché saremmo attraversati di nuovo dalle umide e temperate correnti atlantiche all’inizio della prossima settimana quando ricomincerà a piovere su gran parte della penisola. La catena appenninica (effetto stau appenninico), sarà interessata anche da questi effetti e dalla causa rilevabile anche dall’effetto Adriatic Effect Snow. Sulle Alpi rimarrà invece attivo l’effetto stau alpino, nonostante il miglioramento della Tramontana, favonico al nord-ovest, entro la fine del week-end. La ventilazione piegherà e ruoterà quasi tutta a nord-est, nord-est e lungo l’Adriatico imbiancata dalla prima coltre di neve che sarà in grado di far indossare il mantello bianco con la possibilità che i primi fiocchi di neve imbianchino anche le quote basse della Marsica centro-orientale, non solo delle restanti zone interne dell’Appennino abruzzese, oltre al restante Appennino centro-meridionale e meridionale fino a quote basse in questo fine settimana. Sarà dunque necessario indossare l’abbigliamento invernale dopo il primo cambio d’armadio, facendo riferimento anche alla quota neve più volte variata ad esempio del nostro Monte Velino, della Majella e del Gran Sasso. Pertanto, vi rimando al prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.

Fonte immagine dell’articolo meteo dall’editoriale: https://www.ilrestodelcarlino.it/meteo/freddo-quando-arriva-crollo-temperature-jmp3sin9

Vi ringrazio e al prossimo aggiornamento meteo.

Riccardo Cicchetti

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