La giunta comunale, su proposta del sindaco Ottavio De Martinis e dell’assessore a Bilancio e Finanze Deborah Comardi, ha approvato la delibera di proroga di tutti i tributi comunali. I pagamenti slittano di 90 giorni: al 30 giugno e al 15 luglio, per i tributi in scadenza a marzo e ad aprile 2020, compresi i piani comunali di rateizzazione e le rate scadute l’11 marzo 2020. Posticipati, rispetto allo scorso anno, di due mesi i versamenti delle rate della Tari, le cui scadenze sono slittate al 31 luglio, 31 agosto, 30 settembre e 31 ottobre, più una rata di saldo in data da definire. Sospeso anche l’invio degli atti di accertamento e le liquidzione coattiva. Le date del pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità sono slittate al 30 giugno, 31 agosto e 31 ottobre. Le rate della tassa dell’occupazione spazi aree pubbliche al 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre. Atti di accertamento e/o riscossione coattiva sospesi fino al 31 maggio salvo casi in cui l’invio sia finalizzato ad evitare la decadenza. Prorogato al 31 maggio anche il decorso dei termini previsti per le procedere dei versamenti in misura ridotta, come le sanzioni al codice della strada.
<In questo momento di grande difficoltà per l’emergenza del Coronavirus, che ha messo in ginocchio l’intera economia del Paese – ha detto il sindaco Ottavio De Martinis –, abbiamo voluto dare un aiuto ai cittadini e a tutti coloro che operano nel settore economico e che sono stati costretti a chiudere le loro attività. Continueremo a sostenere tutte le famiglie e le imprese senza lasciare nessuno indietro. Questo è il momento di restare uniti come la nostra comunità sta dimostrando”.
“Per agevolare le famiglie e le imprese di Montesilvano – afferma l’assessore Comardi -, insieme al dirigente alle Finanze, abbiamo studiato misure per posticipare tutte le entrate comunali di tre mesi, compreso il pagamento della Tari, che partirà dal prossimo luglio. Ora attendiamo misure ministeriali più incisive a vantaggio della collettività, perché quelle emanate finora risultano altamente insufficienti per sostenere il tessuto socio-economico”.