Muzio, il fumetto che porta a spasso nel tempo tra le pagine della storia di Avezzano

Battaglie, luoghi, invasioni, tentativi falliti e poi riusciti di prosciugamento di un immenso lago, vicende del terremoto e leggende. Nel fumetto realizzato dall’associazione sessantasettezerocinquantuno (il nome deriva dal Cap della città) c’è tanto della storia di Avezzano, capoluogo naturale della marsica con un presente di moderno centro abruzzese e un passato segnato da cicatrici e segni dell’identità in buona parte seppelliti nel devastante sisma del 1915. 

I ragazzi dell’associazione hanno voluto raccontare i fatti più significativi e spesso sconosciuti e tramandarli con uno strumento adatto a tutti e presentato oggi, al Castello Orsini, ai giovani studenti della terza media.

Il racconto parte dal protagonista Muzio (nome che richiama Muzio Febonio), giovane che trova un orologio magico capace di portare indietro nel tempo e attraversare le vicende più significative della storia della città. Così, al lettore si svelano luoghi, vicende di antichi castelli diventati ruderi, storie di briganti, fatti religiosi, date cruciali, richiami e qualche ricostruzione che cede un po’ all’estro narrativo ma mai dimenticando il rispetto per la verità di quanto accaduto quantomeno nelle origini delle vicende.

Con il patrocinio del Comune di Avezzano e il prezioso supporto della multinazionale L Foundry, il fumetto è stato presentato dal disegnatore Alessandro Maurizi, dal presidente dell’associazione Giulio Fiocca anche grazie alle letture dell’attore Alberto Santucci e presto sarà disponibile per le scuole.

Un modo per arrivare con immediatezza all’universo degli studenti che hanno ripagato con domande e curiosità lasciando per una volta il cellulare per tuffarsi nei disegni e nei racconti accattivanti. Una bella storia in cui forse riconoscono qualcosa di loro che mai nessuno aveva raccontato così.

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