A poche settimane dalla nascita di Azione, il partito dell’ex ministro ed eurodeputato Carlo Calenda, scende in campo Simone Cococcia, coordinatore per la provincia dell’Aquila.
Neolaureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Teramo, ex militante e responsabile giovanile del Partito Democratico, da cui prende le distanze lo scorso agosto, nel clou delle trattative di governo con il M5S, Cococcia spiega quali sono i principi fondanti della nuova formazione.
“Azione nasce per dare rappresentanza a tutte quelle persone che oggi non si riconoscono più in nessun partito politico, oggi vediamo a sinistra un PD senza un’anima e senza un progetto per il futuro, a destra vediamo un sovranismo che si fonda soltanto sulla rabbia della gente, senza però avere un’idea reale di come risolvere i problemi del nostro paese. Azione ha il compito di proporre idee e progetti seri, realizzabili che non hanno il solo fine di accaparrarsi qualche voto. Noi crediamo che la sanità sia un settore che oggi soffre moltissimo, per questo proponiamo 10 punti programmatici per risollevare questo settore. Fra tutti proponiamo di investire 13 miliardi in più nei prossimi 5 anni. E’ necessario varare un Piano di assunzioni straordinarie con un’assunzione immediata di 35mila infermieri investendo 4,4 miliardi in 5 anni e 8mila medici con un investimento di 2,6 miliardi in 5 anni, visto che in Italia nei prossimi 10 anni mancheranno all’appello 50.000 medici per pensionamento. Inoltre non bisogna dimenticare che Calenda fu il padre della manovra “Industria 4.0” che ha portato più della metà degli imprenditori ad usufruire di tale manovra, portando dei benefici alle aziende stesse. Il nostro movimento come si può ben notare non si fonda sulle paure e sulle bugie, ma si basa su proposte serie e realizzabili”.
Quali sono gli obiettivi del partito nella provincia dell’Aquila?
“Il partito nella nostra provincia ha raccolto molte adesioni maggiormente tra i giovani. Un partito nuovo che inizia con la partecipazione dei giovani, non può che farmi piacere. C’è molto entusiasmo e molta voglia di lavorare. Il prossimo anno inizieremo con delle iniziative nella nostra provincia e crediamo che si possa creare con il nostro partito, un percorso innovativo per la politica della nostra provincia. Io vengo dal Partito Democratico e sinceramente il loro modo di fare politica oltre che a non condividerlo più, credo che sia anche poco coinvolgente. Le assemblee, i direttivi e le segreterie esistono per prendere delle decisioni e lì sostanzialmente non mi sembrava che questi organi avessero questo grande potere decisionale”.
Come immagini il futuro di Azione nel panorama nazionale e regionale?
“Azione come molto spesso ha detto Calenda, cerca di rappresentare un popolo liberale e progressista. Credo che oggi in Italia i liberali non abbiano più una vera rappresentanza. Forza Italia si era dato l’obbiettivo di rappresentare quei voti, ma oggi il partito sembra più un cumulo di macerie all’inseguimento di Salvini e Meloni. E’ visibile a tutti la differenza tra Forza Italia e Lega-Fratelli D’Italia, molto spesso già dalle elezioni amministrative vediamo quanto i sovranisti vogliamo prendere possesso del centrodestra, isolando Forza Italia. Io immagino in futuro e mi auguro che inizi questo tipo di progetto già nelle prossime elezioni amministrative, una grande coalizione tra liberali e progressisti che si isolino totalmente dai sovranisti, i quali vogliono avere sempre più il possesso del centro destra e giocare con le paure degli italiani, ed il PD- M5S che ormai sembrano non avere più un’identità ed un’idea di governo”.
Mario Pisotta