FIESA CONFESERCENTI ABRUZZO: SIAMO DIFRONTE AD UN VERO E PROPRIO ATTENTATO NEI CONFRONTI DELL’UOMO E DELLA NATURA CHE LO CIRCONDA.
Il tentativo di realizzare la nuova discarica da 210.000 metri cubi per amianto in matrice cementizia o resinoide a Rocca San Giovanni (Ch) va bloccata immediatamente.
La Fiesa Confesercenti Abruzzo ritiene che una Regione come l’Abruzzo, che per il suo rilancio economico punta tutto sul turismo, non può autorizzare una discarica di rifiuti speciali, qual è l’amianto, sul suo territorio, tanto meno in un’area caratterizzata da oasi naturalistiche, parchi marini, eremi e trabocchi.
Sembra che qualcuno abbia una visione strabica del territorio regionale e della sua vocazione alla valorizzazione delle tradizioni, delle bellezze naturali e delle tipicità. Non si può autorizzare una discarica per l’amianto in un ambito così a rischio, scoperto e indifeso.
La Fiesa Confesercenti Abruzzo sostiene che non c’è bisogno della scienza perfetta per dire che dalle fibre di amianto respirate o ingerite derivano malattie cancerogene incurabili. Infatti, l’amianto è nocivo per la salute dell’uomo per la capacità dei materiali di rilasciare fibre potenzialmente inalabili; l’esposizione a queste è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell’apparato respiratorio. I più pericolosi sono i materiali friabili i quali si possono ridurre in polvere con la semplice azione manuale e, a causa della scarsa coesione interna, possono liberare fibre spontaneamente o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione. L’esposizione alle fibre di amianto è associata a malattie dell’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi). Esse si manifestano dopo molti anni dall’esposizione: da 10 – 15 per l’asbestosi ad anche 20 – 40 per il carcinoma polmonare ed il mesotelioma.
In sostanza non stiamo parlando di una cosa di poco! Non è una mera questione legata alla gestione di una discarica cosiddetta ordinaria; qui si tratta di rifiuti speciali che andrebbero trattati in altro modo e con altre tecnologie.
La Fiesa Confesercenti Abruzzo dichiara con forza che non si può scherzare con la salute dell’uomo e della natura che lo circonda. La storia insegna che ogni discarica ha creato solo oasi di “degrado naturalistico”. E tutto questo si vuole che accada vicino al “Fosso delle Farfalle” e, comunque, in un’area vasta che comprende anche l’ “Eremo Dannunziano” e la “Costa dei Trabocchi”, località definibili quali “paradisi indiscussi della natura”. Tutta questa area omogenea, nonostante l’opera dell’uomo, conserva il suo fascino, regalando un panorama unico e suggestivo. Ma tutto ciò si intende tradurlo in una bomba ecologica: l’ennesima per l’Abruzzo.
Bisogna assolutamente evitare questo tipo di discarica invasiva e inquinante anche e soprattutto perché l’area in cui andrebbe ad impattare oltre che turistica è anche a vocazione agricola: qui si producono ottimi vini e l’olio evo, vero prodotto naturalistico che sviluppa i benefici sull’uomo con i suoi acidi grassi monoinsaturi che riducono alcune malattie croniche. Inoltre, sul territorio di riferimento si è instaurato un fenomeno di riconversione produttiva agricola tendente alla produzione biologica. La discarica per l’amianto metterebbe a rischio anche questo processo determinate per la salute e per l’economia locale che potrebbe creare senza ombra di dubbio un incremento sostanziale dell’occupazione.
Per la Fiesa Confesercenti Abruzzo la salute e la natura sono beni preziosi; ma l’ignavia degli uomini tende ad essere più forte del bene comune e a distruggere un patrimonio che fa parte dell’intera collettività regionale.
Occorre bloccare subito questo tentativo per non compromettere irrimediabilmente un’area di importanza strategica per il turismo. Quantomeno va evitata la neutralità politica che tende a coincidere con la pigrizia comoda e momentaneamente vantaggiosa per alcuni, e l’illusa inerzia convinta né saggia né conveniente.
FIESA CONFESERCENTI ABRUZZO