“Sono certo che i cittadini che hanno organizzato questo incontro non sono gli stessi che, molto numerosi, intervennero alla riunione che organizzai sul posto durante la mia ultima campagna elettorale il 10 maggio 2016”. Così il Sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, commenta l’iniziativa di alcuni residenti di Sambuceto che per il pomeriggio di oggi, 13 dicembre, hanno organizzato l’incontro per discutere della pista ciclabile in via Amendola. “Inutile, dannosa e pericolosa, non l’abbiamo chiesta e non la vogliamo” scrivono nel volantino d’invito.
A tal proposito il Sindaco ricorda che “nella convocazione all’incontro del maggio 2016 c’era uno stralcio del progetto della pista ciclabile. Un invito che ho fatto mettere in tutte le buche delle lettere. Quel progetto è stato pienamente condiviso da tutti i presenti. Quelli che non sono venuti, il consenso lo hanno espresso poi sostenendo il mio programma e votandomi numerosi, in quella zona, alle elezioni amministrative”.
“Sono convinto che questi cittadini che mi stanno criticando – prosegue Marinucci – non conoscano il progetto. Io li invito a venire in Comune e vedere il progetto che sarà realizzato e che non è quello riportato sui volantini. Sarà realizzata infatti una pista ciclabile di 2 metri in una zona dove, tra t’altro, è vietato parcheggiare: il divieto di sosta interessa tutto il tratto della Tiburtina. Il tratto così com’è, è pericoloso per i pedoni, per i ciclisti e per i motociclisti, tanto che in un recente passato vi si è verificato un tragico incidente”.
“La sede stradale prevista da progetto è di 7 metri, più che sufficiente tanto che autobus, un ambulanza e una vettura di grossa cilindrata possono transitarvi una accanto all’altra, come dimostra uno studio che ho fatto realizzare. Ho tutti gli elementi per far capire,a chi non conosce il progetto – conclude Marinucci – che la mia amministrazione sta operando, in assoluta trasparenza, per realizzare una mobilità più sicura e sostenibile e non accetto che un progetto così importante per la collettività possa essere manipolato e strumentalizzato per fini politici e personalistici”.