Mi stupisce che il Direttore generale della Asl1, Roberto Testa, abbia atteso ben 15 giorni, dalla mia denuncia sul possibile blocco del Laboratorio di Avezzano per l’analisi dei tamponi covid, per comunicare che rimarrà aperto. Una “smentita”, come la definisce lui stesso nel comunicato inviato solo oggi alla stampa, tardiva. E’ probabile che sia passato tempo in attesa dell’arrivo dei materiali necessari, che grazie ai nostri continui input, sul fronte sia pubblico che istituzionale, si sono impegnati a reperire. Per noi è una buona notizia e sappiamo bene di aver contribuito ad allungare la vita al Laboratorio e continueremo a tenere alta l’attenzione sulla questione proprio per ottenere questi risultati.
Detto questo mi preme sottolineare al Direttore Testa che per le affermazioni relative al possibile blocco del laboratorio espresse dalla Asl nella commissione regionale dell’11 giugno, e delle relative perplessità legate al reperimento del materiale come condizione necessaria per il suo funzionamento, ci sono i verbali di commissione che provano quanto da me sostenuto: sono affermazioni fatte da una direttrice Asl da lui delegata in sede di commissione a rappresentare la Asl 1 in audizione e sono state fatte in sua presenza. Se poi il direttore Testa vuole lavarsi le mani con la scusa che le parole sono tecnicamente uscite di bocca dalla dottoressa Santini, faccia pure. Oggi la dottoressa non è più in carica, anche se nominata solo pochi mesi fa, ma l’11 giugno in commissione è stata indicata da lui stesso per parlare a nome della Asl ed esporre la sua relazione che il direttore ha definito, cito testualmente “dettagliata sulla situazione di Avezzano che ha elaborato, raccordandosi anche con il Direttore sanitario del presidio”. Lo ribadisco perché non sono solito dire o affermare cose senza i dovuti riscontri. I verbali parlano chiaro.