Nel generale silenzio post referendario della politica locale, il segretario del PD di Capistrello ha riunito i suoi per fare l’analisi del voto e per tracciare il percorso politico del prossimo periodo. “Il risultato di Capistrello – afferma Edoardo Gianluca Picozzi – è in linea con quanto accaduto su scala regionale e nazionale. E’ chiaro che la valenza politica dell’evento non può essere ricondotta ad una chiave di lettura esclusivamente localistica, e noi, pur essendo stati gli unici a schierarci apertamente, non abbiamo la presunzione di affermare che i quasi mille voti per il si a Capistrello sono frutto esclusivo delle nostre indicazioni di voto”.
“Al contrario, i tanti che per dimostrare di esistere si affannano a sostenere la paternità del no, non fanno altro che certificare la loro profonda inconsistenza politica evidenziando che il Pd è il baricentro assoluto del panorama politico di Capistrello. Credo piuttosto – continua Picozzi – che vada fatta un’analisi un po’ più seria, partendo dall’ammissione della profonda delusione per un un risultato che, a mio avviso, sancisce la fine del percorso riformista del centro sinistra e che crea apprensione per gli sviluppi nazionali che cambieranno l’assetto politico-istituzionale del paese. Attendiamo di conoscere se la discussione nella direzione nazionale del partito porterà ad una rottura definitiva tra le varie anime oppure ad un dialogo volto all’unità, nella consapevolezza di doverci assumere l’onere di gestire le ricadute a livello locale”
“D’altronde in politica gli scenari e gli obiettivi cambiano con estrema rapidità e infatti, intendiamo subito incalzare l’amministrazione comunale su più fronti, in particolare sui lavori pubblici”. “L’amministrazione Ciciotti infatti, nonostante i milioni di euro in cassa non riesce a far partire le gare per le opere pubbliche, a mio avviso per manifesta incapacità. Inoltre con l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) che ha messo la lente di ingrandimento su Capistrello, credo che il futuro di questa amministrazione sia oggettivamente complicato. Su questo terreno dobbiamo serrare il confronto politico, declassando a semplici chiacchiere i discorsi che vogliono una maggioranza spaccata fino a quando non ci saranno atti concreti”. “Noi abbiamo infatti il dovere di fare politica attenendoci ai fatti: a parte la coraggiosa distinzione di una consigliera che entra nel merito delle questioni e in consiglio comunale vota secondo coscienza, per il resto la maggioranza ha sempre assecondato la linea politico-amministrativa del Sindaco e del suo uomo forte. Ma almeno su questioni gravi come l’acqua inquinata alla scuola, i lavori del cimitero nuovo e la svendita delle case popolari, che ha portato alla sospensione del consiglio comunale, con un verbale che presenta evidenti discostamenti dalla realtà e con le registrazioni scomparse, ci saremmo aspettati una distinzione da parte di chi all’interno della maggioranza è persona responsabile. Per il bene dei cittadini, noi ci auguriamo che siano in grado di superare tutti gli ostacoli che oggi hanno di fronte e magari anche quelli che inevitabilmente avranno di fronte domani, anche se abbiamo forti dubbi sull’oggi e qualche triste certezza sul domani”.
Redazione