Pescara. Contributo di autonoma sistemazione. Il sindaco: “Nessuno tornerà per strada”

Sono state notificate al Comune di Pescara le schede AeDES con cui i tre palazzi di via Lago di Borgiano, destinatari della ordinanza di sgombero notificata ad Ater sono stati riconosciuti inagibili. Questa comunicazione determina la possibilità di accedere al Contributo di Autonoma Sistemazione per l’emergenza determinatasi a seguito dello sgombero delle palazzine ai civici 14, 18 e 22. Procedure e modalità per richiedere i CAS sono state illustrate in conferenza stampa dal sindaco Marco Alessandrini, dal vice sindaco e assessore alla Protezione Civile Antonio Blasioli, dall’assessore alle Politiche della Casa Antonella Allegrino, dalla consigliera Daniela Santroni che ha seguito l’emergenza tramite Centro di Comunale, erano presenti i tecnici dei settori comunali interessati e i consiglieri Tonino Natarelli, Pierpaolo Zuccarini e Marco Presutti.

“Nessuno verrà rimesso in strada, seguiremo la situazione di tutti, finché ognuno avrà una sistemazione definitiva – così il sindaco Marco Alessandrini – Via Lago di Borgiano resta una grandissima emergenza sociale e abitativa per la città che merita chiarezza e rispetto da parte di tutti. E a tale proposito sono orgoglioso per come sin qui il Comune ha gestito l’emergenza, ha dato risposta a pronta a un bisogno inatteso e grandissimo, assicurando presenza e informazioni quotidiane alle famiglie e le persone interessate. La buona notizia di oggi è che possiamo dare avvio al Contributo di Autonoma Sistemazione, significa che le persone che hanno vissuto questa emergenza e che dovranno rientrare in un alloggio popolare, in attesa della destinazione definitiva potranno recepire un contributo per il pagamento di un affitto. In Giunta ieri sera abbiamo deliberato una variazione di bilancio per 200.000 euro, una cifra che va a coprire il fabbisogno fino alla fine di luglio, ma questo non significa che dal primo agosto saranno in strada, anzi, significa che tutte le cifre anticipate dal Comune sono coperte e soprattutto che stiamo lavorando perché tutti coloro che sono stati coinvolti possano avere una somma per pagare una casa in affitto in attesa di una nuova assegnazione. La possibilità di erogare il Cas deriva dal fatto che è stato riconosciuto un collegamento causale fra lo sciame sismico dell’autunno scorso e i danni subiti dalle palazzine sgomberate. E’ un’opportunità importante e concreta. Noi vigileremo affinché i fondi servano all’uso per cui sono destinati e non ad altro.

A seconda dell’estensione del nucleo familiare viene previsto un corrispettivo ritoccato in meglio in base alle singole problematicità delle persone che lo compongono (disabilità, salute e numerosità) e ora ci metteremo a disposizione per avviare al più presto le pratiche con chi vuole ricorrere a questo istituto. Lo facciamo di buon grado, perché siamo convinti che la democrazia non sia uno sport da tavolino, bisogna scendere in campo e noi lo stiamo facendo: noi ci occupiamo di trovare un tetto decoroso a quanti da un giorno all’altro un tetto se lo sono visti togliere perché era a rischio la loro vita e la cosa più importante al momento è questa”. “Cerco di dare notizia di tutto quello che conosciamo ad ora, con formale impegno a comunicare quello che progressivamente acquisiamo come informazione utile dalla Protezione civile regionale, che ringrazio nella persona del dirigente Antonio Iovino, per la disponibilità fin qui manifestata. Quella che affrontiamo è una procedura nuova per la città di Pescara, la più grande emergenza abitativa dopo il bombardamento del 43 -illustra il vice sindaco e assessore alla Protezione Civile Antonio Blasioli. Le schede AeDES redatte dagli “agibilitatori” del Cnr, un gruppo che lavora su incarico della Protezione Civile regionale e che il 14 luglio ha fatto sopralluogo nelle tre palazzine, classificano la classe di rischio dei tre edifici sgomberati con la lettera “E”, c’è da dire che dalla classe B si determina lo sgombero dagli edifici, quindi quella riscontrata è una situazione davvero grave. Con una situazione come quella riscontrata non si poteva aspettare un minuto di più per fare l’ordinanza di sgombero, che è stata la migliore scelta da parte di questa Amministrazione che si è messa in moto senza perdere tempo la notte stessa in cui abbiamo avuto la relazione, redigendo l’ordinanza e comunicandola agli interessati. Il percorso prevede ora che le schede redatte e notificate al Comune dovranno essere recepite dalla Protezione Civile e avverrà entro questa settimana, mentre già in giornata il Comune chiederà la costituzione di un tavolo permanente con la Protezione civile regionale, per affrontare una procedura molto complessa e per questo chiederemo un affiancamento al nostro Centro Operativo Comunale anche di personale della Regione Abruzzo che operi su Pescara con esperienze di Protezione Civile e di emergenze. Chiariamo quindi subito un aspetto. Nessuno di quanti di fatto vivevano negli alloggi, legittimato a chiedere questo contributo, dovrà uscire dagli alberghi in cui è sistemato. Il CAS rende possibile scegliere un’autonoma sistemazione: una casa in affitto come dice l’ordinanza di Protezione Civile n. 408 del 2016 o continuare a stare negli alberghi. In questo caso le strutture verranno convenzionate e, una volta fatto, la Protezione Civile si farà carico anche del ristoro dei costi sostenuti dal Comune fin dalla data della ordinanza del 4 luglio. In attesa della scelta e della sistemazione nessuno uscirà dagli alberghi, chi dice il contrario gioca allarmando una realtà che va rispettata e a cui bisogna parlare con cognizione e chiarezza come stiamo facendo noi dal primo giorno. Il CAS copre i successivi 180 giorni prorogabili di altri 180 fino a copertura dello stato di emergenza legata al terremoto, salvo ulteriori proroghe. E’ necessario che le famiglie ritrovino intimità e tranquillità e questo istituto lo consente e consente agli Enti di risparmiare fondi per affrontare la situazione. Con ogni probabilità questo riconoscimento permetterà all’Ater di affrontare anche i costi di demolizione e ricostruzione ma non voglio travalicare l’autonomia di un ente che è l’Ater e che farà le sue scelte. Stiamo organizzando una sezione dedicata del sito del Comune, i moduli per la richiesta saranno scaricabili dal sito o prelevabili dall’URP e metteremo a disposizione delle persone interessate l’Ufficio di Protezione Civile con il responsabile del servizio Lorenzo Ballone, per l’assistenza e la compilazione delle domande, oltre a numeri dedicati contattabili a orari di ufficio: 085/ 4283604 – 4283869.

Le domande sono autocertificazioni e vanno sottoscritte e protocollate e si faranno controlli da parte del Comune per verificarne la veridicità.  Chiudo ringraziando tutte le persone che hanno operato finora stabilendo un filo diretto con tutte le 236 persone di via Lago di Borgiano, la stampa che ci ha consentito di raggiungerli anche in altro modo a cui mi appello perché l’informazione sia sempre circostanziata, veritiera e non cavalchi tentativi di strumentalizzare ciò che non si può strumentalizzare. Voglio ringraziare anche le famiglie per la collaborazione e la maturità con cui hanno collaborato: non è facile andare sotto casa di 84 famiglie di buon mattino ed annunciare che bisogna uscire dal focolare domestico per un pericolo di crollo.  Noi comprendiamo la tragedia grande che stanno affrontando e li ringraziamo per la pazienza, ma tutto questo era necessario e se necessario rafforzeremo il nostro lavoro che è quasi per intero dedicato a questa emergenza”.

“I nostri uffici stanno intanto procedendo alle assegnazioni medio tempore, nell’attesa di riassegnare in via definitiva le abitazioni a chi ne ha diritto – aggiunge l’assessore alle Politiche della Casa Antonella Allegrino – ad oggi sono a disposizione 7 appartamenti ATER; ne sono stati assegnati 4 (2 a Pescara e 2 a Spoltore). Proseguiremo nei prossimi giorni e continueremo le assegnazioni a mano a mano che l’Ater ci fornirà altri alloggi che sta provvedendo a risistemare per finalità provvisorie. Le assegnazioni definitive avverranno con i criteri stabiliti dalla norma. In tutto questo è importante risottolineare il senso di maturità delle famiglie che si trovano in una condizione di preoccupazione e così come non sono stati lasciati soli nei primissimi momenti e giorni dell’emergenza, altrettanto non saranno lasciati sole adesso. Questi scenari aprono un’attività anche molto ampia da parte del Comune rispetto al tema e al problema delle case popolari ed è un’occasione che ci consente di stare a fianco alle famiglie nella maniera migliore possibile. Continuamente ci sono confronti e incontri, si fa in modo che al più presto i vari nuclei possano ritornare ad una vita quanto meno stabile, lavoro e problematiche derivanti da vicissitudini sanitarie comprese”.

 

“Tutti i 236 occupanti delle palazzine possono ricorrere ai contributi – conclude la consigliera Daniela Santroni – secondo entità che vanno a scalare dai 300 ai 1.300 euro a nucleo familiare a seconda di numerosità e condizioni sanitarie e disabilità.  Mi associo alla dignità e la pazienza con cui i residenti hanno affrontato questa emergenza, con rammarico denoto la poca attenzione da parte della città a questa situazione. Ma la priorità è dare risposte alle persone che non lasceremo sole e con le quali stiamo parlando dal primo momento e durante gli incontri che facciamo nelle strutture dove sono collocati”.

Redazione ilfaro24.it

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