PESCARA. TRUFFE AGLI ANZIANI, ARRESTATI IN FLAGRANZA DUE NAPOLETANI

Nel mese di gennaio si è verificato un certo numero di truffe attuate con abilità e perizia, con una dose di professionalità inusuale. Vittime dei malviventi sono stati alcuni ignari cittadini, in prevalenza donne ultrasettantenni. Dopo aver ricevuto una telefonata sull’utenza domestica da parte di un sedicente nipote che chiedeva soldi con la scusa di un’impellente spesa da affrontare a seguito dell’imminente arrivo di un corriere che avrebbe consegnato un pacco, la vittima si predisponeva a recuperare la somma. Dopo circa mezzora, un finto corriere si presentava presso l’abitazione della vittima e recapitava un pacco ricevendo in cambio la somma che era stata indicata dal complice truffatore al telefono, spacciatosi per un parente. In genere la somma variava tra i 1.000 e i 2.000 euro. All’apertura del pacco, l’amara sorpresa. All’interno la vittima ritrovava oggetti inutili: a volte un’agenda, altre pacchi di polenta, riso e quant’altro. Con questa metodica, nelle ultime settimane sono stati compiute una decina di truffe tra tentativi andati male e azioni riuscite nei comuni di San Valentino in AC, Bussi sul Tirino, Turrivalignani e Pescosansonesco. Ciò ha fatto scattare le indagini dei Carabinieri che stavano lavorando da molti giorni a questi casi.

Ieri l’epilogo. I militari delle Stazioni Carabinieri di Manoppello e Lettomanoppello, coadiuvati da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile di Popoli, durante un servizio appositamente finalizzato alla ricerca di una vettura (risultata intestata ad una società inesistente) già individuata nell’ambito delle attività investigative in corso, hanno intercettato a Lettomanoppello l’auto di interesse. All’interno vi erano due uomini, che alla vista delle pattuglie hanno cercato di sottrarsi al controllo e darsi alla fuga in una strada secondaria.

La vettura, una Fiat Panda, però, è stata inseguita e bloccata. All’interno dell’auto sono stati rinvenuti diversi indumenti, oltre alla somma contante di euro 1.700 (suddivisa in vari tagli) e carta con nastro da pacco, dei quali gli uomini non hanno saputo indicare il motivo del possesso.

Dai successivi ed immediati accertamenti i militari sono risaliti all’ultima truffa, effettuata poco prima in danno di una donna settantunenne di Serramonacesca: utilizzando la consueta, e sopra descritta tecnica, sono riusciti a farsi consegnare la somma contante di euro 1700, poi rinvenuta nell’auto, quale corrispettivo per il pagamento. Nel pacco c’era un’agenda.

Al termine degli accertamenti, i due uomini E.S. ed F.P. entrambi ventenni di Napoli sono stati riconosciuti responsabili e tratti in arresto.

Sono in corso ulteriori verifiche per stabilire se vi siano responsabilità da attribuire anche verso le diverse truffe perpetrate negli altri comuni.

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