IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO TAJANI IN VISITA A L’AQUILA

“Manca la progettualità e, soprattutto in alcune regioni del Sud, non c’è la capacità di cofinanziare – ha detto – perciò bisogna compiere un salto in avanti e migliorare la qualità dei progetti, del lavoro nelle amministrazioni pubbliche, ma anche fra privati”.  Sulla restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto del 2009 dell’Aquila “c’è stata una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia, cercherò di interessarmene, però è una cosa che deve fare il Governo italiano”. Ha aggiunto ancora il presidente del Parlamento Europeo. La questione, aperta da anni, vede gli enti locali abruzzesi schierati in difesa di 115 aziende, che dovrebbero restituire al Governo, per conto dell’Unione Europea, le tasse sospese nei primi mesi dopo il sisma: un beneficio all’epoca vitale per la sopravvivenza, ma comunque considerato un aiuto di Stato. “Se non ci sono ricorsi e non si ottempera alla decisione dell’Unione Europea si rischia di avere una sanzione da parte della Corte di Giustizia – ha avvertito Tajani – cercherò di avere informazioni più dettagliate. Ho incontrato il sindaco dell’Aquila e il presidente della Regione che mi hanno sottoposto questo problema”. “Proverò a capire se si può fare qualcosa e come si può cercare di risolvere il problema – ha promesso ancora – l’Europa, comunque, è stata vicina a questa terra, ha erogato mezzo miliardo di euro dopo il terremoto del 2009. Cercheremo di fare in modo che l’Europa possa essere sempre amica di una terra così profondamente ferita”.

 

( Cicchetti Ivan )

 

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