“Un Tavolo tematico sul Randagismo che veda riuniti tutti i Comuni della provincia di Pescara al fine di attuare una strategia unica nel contenimento del fenomeno. È quello che abbiamo istituito stamane nel corso del vertice eccezionalmente convocato nell’Aula magna dell’Istituto Manthonè e che ci ha permesso di fissare i primi obiettivi, ovvero: individuare un programma di educazione sociale rivolto alla popolazione con campagne mirate per incentivare l’uso del microchip sugli animali di proprietà quale utile strumento contro gli abbandoni; sensibilizzazione dei più giovani; e controlli mirati da parte della Polizia municipale per assicurare il rispetto delle norme che già esistono”. Lo ha detto il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Zaffiri all’esito del vertice, che ha visto la presenza di 15 sindaci e del dottor Bucciarelli per la Regione Abruzzo, il dottor De Luca, Presidente dell’Ordine dei Veterinari, per la Asl Servizio Veterinario e del dottor Paolo Della Villa dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo.
“Purtroppo, nonostante gli sforzi che tutti i nostri territori garantiscono ogni giorno, il fenomeno del randagismo animale è ancora di grande attualità, anzi è dilagante ed è destinato ad aggravarsi, tradizionalmente, nel periodo estivo, quando gli abbandoni si intensificano – ha sottolineato il Presidente Zaffiri -. Molte famiglie comprano il cucciolo a Natale e poi ad agosto, quando quel cucciolo è cresciuto, non sapendo a chi affidarlo durante le vacanze, spesso lo abbandonano per strada, creando anche una situazione di pericolo, oltre che condannando l’animale a una vita di stenti se non a morte certa. A questo punto ho deciso di riunire tutti gli Enti e le Istituzioni interessate dalla problematica per istituire un Tavolo tematico che ci aiuterà a coordinare meglio le azioni e gli interventi sul territorio, dettando linee guida uniformi e univoche e che dovrà riunirsi periodicamente per fare il punto circa i risultati raggiunti, gli ostacoli che ciascun sindaco potrà incontrare lungo il percorso e le soluzioni che andremo a individuare insieme. Oggi non è possibile che mentre un Comune punta sulla realizzazione di un canile, visto come la panacea di tutti i mali, un altro Comune vicino sia all’oscuro dell’iniziativa e, magari, lanci campagne autonome che si riducono ai ristretti confini della sua municipalità. Per raggiungere l’obiettivo e contrastare il randagismo dobbiamo muoverci tutti insieme e nella stessa direzione o semplicemente andremo a spostare il problema da un comune all’altro. Dopo la riunione odierna, sono soddisfatto perché è emerso in modo chiaro che il problema è sentito e siamo tutti favorevoli a intraprendere un percorso condiviso con professionisti del settore che si occupano del ‘caso’ anche da trent’anni e quindi possono darci utili indicazioni sul randagismo dei cani, ma anche su quello felino, se pensiamo che in tutta la provincia di Pescara sono censite ben 500 colonie. Sono soddisfatto anche perché – ha aggiunto il Presidente Zaffiri – tutti gli amministratori presenti si sono detti pronti a iniziare un percorso comune per crescere ed essere formati creando delle sinergie concrete. Sono però anche deluso perché, al tempo stesso, mi attendevo una partecipazione diversa, visto che su 46 Comuni della nostra provincia, solo 15 hanno accettato l’invito all’incontro e questo dato mi convince ulteriormente sulla bontà della strada intrapresa. Oggi dobbiamo ammettere che le leggi e le regole per contrastare il fenomeno del randagismo ci sono, ma forse sinora abbiamo affrontato poche volte e con scarsa determinazione la problematica. A brevissimo riconvocherò il Tavolo, certo della crescita culturale di tutti i sindaci che non faranno mancare il proprio contributo, e in quella sede Regione, Asl e Istituto Zooprofilattico inizieranno a darci delle linee di operatività perché il randagismo sicuramente non si combatte solo con la costruzione di un canile o di pensioni per cani. Con il supporto delle Associazioni operanti sui vari territori, e con l’impiego degli agenti della Polizia municipale, dovremo educare e intensificare i controlli sulle deiezioni, per imporre ai proprietari di rimuoverli dalla strada dopo la passeggiata di fido, e sul microchip installato sui cani di proprietà, perché sono ancora tanti oggi i proprietari che non registrano il proprio animale, in modo che sia più facile poi abbandonarlo. Questo significa dotare i nostri vigili degli strumenti per poter leggere già in strada il microchip di un cane, anche per un controllo a campione durante la classica passeggiata, e sanzionando chi non microchippa fido, disincentivando concretamente gli abbandoni. E poi dobbiamo puntare sui giovani, sui ragazzi – ha aggiunto il Presidente Zaffiri – perché grazie alla loro spiccata sensibilità sono sicuro che saranno loro le prime sentinelle in casa contro l’abbandono dell’amato compagno di vita”.