Oggi più che mai, l’accesso al credito rappresenta un aspetto fondamentale nella vita di tutti i giorni. La conferma arriva anche dagli ultimi dati diffusi dall’ISTAT, secondo i quali nel 2023 sono stati più di 9,7 milioni i cittadini che hanno richiesto un prestito, con oltre la metà che si è rivolta a istituti di credito (31,4%) e finanziarie (22,7%).
Guardando alle rilevazioni diffuse dalla CRIF, inoltre, è possibile notare come la richiesta maggiore, in quest’ambito, sia per i prestiti personali. Si tratta di un trend determinato dal fatto che permettono di far fronte a qualsiasi genere di necessità, senza il vincolo di essere utilizzati solo ed esclusivamente per una determinata spesa, come nel caso dei prestiti finalizzati.
Grazie alla varietà di proposte disponibili sul mercato, oggi è possibile ottenere un prestito su misura con condizioni piuttosto vantaggiose e beneficiando di tempi di erogazione rapidi.
Come funzionano i prestiti personali?
A differenza di altre forme di finanziamento, i prestiti personali sono caratterizzati da una maggiore semplicità e flessibilità, né richiedono garanzie reali, come le ipoteche sugli immobili. Naturalmente, vengono concessi in base al reddito e alla capacità di rimborso del richiedente.
L’importo richiesto viene erogato in un’unica soluzione e rimborsato tramite rate mensili a tasso fisso per tutta la durata del finanziamento. Le somme finanziabili variano a seconda dell’istituto di credito e delle caratteristiche del richiedente, spaziando generalmente da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 75.000 euro. La durata del rimborso può estendersi da 12 a 120 mesi, consentendo al debitore di scegliere una rata sostenibile in base al proprio bilancio familiare.
Il tasso di interesse applicato a un prestito personale può essere fisso o variabile. Il tasso fisso offre maggiore stabilità, poiché la rata rimane invariata per tutta la durata del finanziamento. Il tasso variabile, invece, può cambiare nel tempo in base alle oscillazioni dei mercati finanziari, comportando possibili aumenti o diminuzioni delle rate mensili. La scelta tra le due opzioni dipende dalle preferenze e dalla propensione al rischio del richiedente.
Come scegliere il prestito più indicato per le proprie esigenze?
Prima di richiedere un prestito personale è importante mettere a confronto le diverse soluzioni proposte dai principali istituti di credito, per esempio avvalendosi di appositi portali di comparazione come Prestiti.it, così da esaminare in modo semplice e veloce una serie di elementi e verificare l’effettiva sostenibilità del finanziamento per le proprie finanze.
Senza dubbio, tra gli aspetti più importanti da valutare troviamo il Tasso Annuo Nominale (TAN) e il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG), due parametri essenziali per valutare il costo complessivo del finanziamento. Il TAN indica infatti il tasso di interesse puro applicato al prestito, mentre il TAEG include anche le spese accessorie, come le commissioni di istruttoria e le eventuali assicurazioni obbligatorie.
Un altro elemento importante di cui tenere conto è la durata del finanziamento: optare per un periodo più lungo consente di avere rate mensili più basse, ma aumenta il costo complessivo degli interessi. Al contrario, un prestito con una durata più breve comporta rate più alte ma permette di risparmiare sugli interessi totali. È essenziale scegliere una soluzione equilibrata, che garantisca una rata sostenibile senza eccessivi oneri finanziari.
Infine, è opportuno verificare la presenza di eventuali penali per l’estinzione anticipata del prestito. Alcuni istituti prevedono costi aggiuntivi nel caso in cui il debitore decida di rimborsare il prestito prima della scadenza naturale. Optare per un finanziamento che consenta il rimborso anticipato senza spese extra può essere una scelta vantaggiosa per chi desidera estinguere il debito in anticipo e ridurre il costo complessivo del prestito.
Quali sono i requisiti per ottenere un prestito personale?
Per ottenere un prestito personale, il richiedente deve soddisfare alcuni requisiti di base. Il primo criterio è l’età, che deve essere generalmente compresa tra i 18 e i 75 anni.
È fondamentale disporre di un reddito dimostrabile, che può derivare da un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, da una pensione o da un’attività autonoma. Si tratta di un aspetto essenziale per garantire la sostenibilità del rimborso e per aumentare le possibilità di approvazione da parte dell’istituto di credito.
Un altro aspetto determinante è l’affidabilità creditizia del richiedente. Un buon punteggio, derivante da una gestione responsabile di precedenti finanziamenti, può infatti facilitare l’accesso al credito e garantire condizioni più vantaggiose.
Chi ha avuto problemi di insolvenza in passato potrebbe incontrare maggiori difficoltà nell’ottenere un prestito o essere soggetto a tassi di interesse più elevati. In alcuni casi, per aumentare le probabilità di approvazione, è possibile presentare un garante, ovvero una persona che si impegna a coprire il debito nel caso in cui il richiedente principale non fosse in grado di farlo.
I prestiti personali rappresentano quindi una soluzione efficace per chi necessita di liquidità senza dover offrire garanzie reali. Tuttavia, è sempre importante valutare attentamente le condizioni proposte e confrontare più alternative per ottenere il miglior tasso d’interesse e le condizioni più vantaggiose. Un’analisi approfondita delle proposte disponibili consente di evitare costi nascosti e di selezionare il prestito che meglio si adatta al proprio profilo finanziario.
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