Tale meraviglioso scatto, rappresenta un Dust Devil (un diavolo di polvere) che, nella giornata del 19 Aprile 2016, si è generato in prossimità del telespazio, nella Piana del Fucino (Marsica). Le condizioni atmosferiche per un Dust Devil c’erano tutte, nubi innocue alle quali non si è potuto annettere per poter assumere le caratteristiche di una Tromba d’aria, e nessuna nube temporalesca di passaggio alla quale avrebbe potuto collegarsi, confermano quanto appena detto.
Una debole infiltrazione d’aria più fresca in quota associata a un eccessivo surriscaldamento della superficie di un suolo secco e caldo favorito anche dall’insolazione tipicamente primaverile e sempre meno timida, in presenza di una leggera depressione sovrastante, genera un modesto vortice d’aria, che può accrescere di dimensioni e intensità. L’aria calda, essendo meno densa, per spinta di Archimede, tende a sollevarsi verso l’alto e, vincendo la gravità, richiama nuova aria dall’ambiente circostante.
Se il mulinello d’aria è annesso a un movimento rotatorio derivante dall’ingresso non uniforme dell’aria dai suoi fianchi, la rotazione viene alimentata, c’è un’intensificazione dell’aria calda ascensionale durante la sua risalita, la quale costituisce lo stiramento verticale, dunque una conservazione del suo moto o movimento angolare. Questo attanagliamento dell’aria viene quindi incentivato, dando luogo al caratteristico vortice, che viaggia sul terreno a causa dell’ingresso di nuova aria dai suoi dintorni.
Riccardo Cicchetti
Fonte immagine: Italo Di Felice.