L’Organizzazione Regionale Pro Natura Abruzzo è tra le Associazioni che si sono costituite parte civile nel processo che si svolgerà il 14 novembre a carico dell’operaio di Pettorano sul Gizio che nel settembre 2014, ha ucciso un esemplare di Orso Marsicano, colpendolo con le munizioni di un fucile calibro 12.
La bruta uccisione dell’Orso, volontaria e dolosa, non necessaria per la difesa della propria persona, lede l’interesse collettivo di tutela e rispetto dell’ambiente e delle specie viventi.
D’altro canto l’Organizzazione Regionale Pro Natura Abruzzo, sede regionale della Federazione Nazionale Pro Natura con numerose sezioni dislocate sul tutto il territorio abruzzese, ha come primo fine statutario ,quello di proteggere e tutelare le zone di interesse naturalistico e le specie animali in esse viventi.
Dichiara Piera Lisa Di Felice, coordinatore dell’Organizzazione Regionale Pro Natura Abruzzo, riguardo a tale procedimento seguito per conto dell’Associazione dall’Avvocato Roberta Polce: “allo stato attuale è pacifico il riconoscimento del diritto delle associazioni ambientaliste a costituirsi parte civile per far valere il diritto alla conservazione e mantenimento dell’ecosistema specifico di un determinato territorio, che nel caso di specie rappresenta l’identità di un territorio fortemente connesso al mantenimento in vita di specie particolarmente protette ed in via di estinzione per il numero assai limitato di specie ancora viventi. D’altro canto gli ultimi censimenti rilevano che l’Orso di cui trattasi è presente in Abruzzo in non più di 50 esemplari. Da questo gravissimo episodio partiamo per sottolineare la nostra presenza e il nostro impegno, anche futuro, di proseguire nella prevenzione di simili episodi e laddove commessi proseguire con azioni di risarcimento contro chiunque verrà ritenuto responsabile e colpevole di delitti contro l’ambiente e gli animali che lo abitano, nostro patrimonio intoccabile. A tal proposito l’Organizzazione Regionale Pro Natura Abruzzo si costituirà parte civile anche nel procedimento a carico dei tre cacciatori che lo scorso 2 Novembre sono stati sorpresi dai carabinieri mentre scuoiano un cervo ed un capriolo uccisi nel Parco Sirente-Velino”