PROMOZIONE A, LE PAGELLE PER LE SQUADRE AL GIRO DI BOA

Foto di Vincenzo Chiarizia

Si conclude il girone di andata per i l girone A di Promozione ed è tempo di trarre un primo bilancio a cavallo del mercato invernale. Di seguito le valutazioni squadra per squadra.

PONTEVOMANO, voto 9. Stagione eccellente per la capolista che ha collezionato 40 punti in 17 giornate grazie a dodici vittorie, 4 pareggi e una sconfitta. La vera sorpresa è stata la sconfitta sul campo di Mosciano alla quarta di campionato e poi ci sono stati i tre pareggi consecutivi contro San Gregorio, Sant’Omero e Pucetta tra la settima e la nona giornata oltre a quello contro il Celano alla dodicesima giornata. Per il resto tutte vittorie. Nell’ultima giornata del girone di andata il Pontevomano ha travolto la Nuova Santegidiese sul proprio campo con il risultato di 4 a 0, con la formazione locale che stava vivendo un periodo di risalita dalla grave situazione di classifica. I marcatori sono stati Ciannelli, autore di una doppietta, l’autogol di Zenobi, e la rete di Gentile allo scadere. Niente male per una squadra che l’anno scorso si è salvata ai Play-Out nello spareggio contro il San Benedetto dei Marsi.

SAN GREGORIO, voto 9,5. Mezzo voto in più della capolista per la fantastica rincorsa che ha compiuto nelle ultime giornate la formazione di mister Roberto De Angelis che si è catapultata in seconda posizione a 6 punti dalla vetta. All’ottava giornata il momento più complicato per i nerazzurri che da quel momento in poi hanno ottenuto otto vittorie un pareggio in quel di Fontanelle. L’aspetto positivo della cavalcata del San Gregorio sta soprattutto nel fatto che ha giocato in trasferta quasi tutti gli scontri diretti ottenendo il pareggio a Celano per 1 a 1, a Villa Vomano in casa della capolista Pontevomano per 2 a 2 e a Fontanelle di Atri contro la squadra di mister Bizzarri per 1 a 1. A Luco dei Marsi ha ottenuto una vittoria all’ultimo respiro e domenica scorsa nell’ultima giornata del girone di andata ha sbancato l’Acquaviva di Teramo contro la Virtus con il risultato di 2 a 1 grazie alle reti di Delic e Lenart inframezzate dal gol biancorsso di D’Egidio. Il San Gregorio dunque si candida alla vittoria finale del torneo avendo la possibilità di giocare al Davide e Matteo Cinque tutti gli scontro diretti nel girone di ritorno.

VIRTUS TERAMO, voto 5. E’ paradossale che la squadra maggiormente attrezzata al salto di categoria non stia zoppicando e non poco in questo campionato. Gente come Micolucci, Bizzarri e Pigliacelli sono giocatori sprecati per il campionato di Promozione ed infatti ad inizio stagione tutti pensavano che la Virtus Teramo avrebbe percorso le orme del Real Giulianova l’anno scorso. Invece ecco che la squadra che a fine girone di ritorno detiene il miglior attacco e la miglior difesa, si trovi ad inseguire a sette punti dalla vetta in terza posizione. La sconfitta di domenica è costata la panchina a mister Patrick Moro che è stato sostituito dall’ex trainer dell’Alba Adriatica Pasqualino Di Serafino.

LUCO CALCIO, voto 7,5. Dopo la Virtus Teramo, il Luco è un’altra corazzata composta da giocatori di livello,  ma contrariamente a quanto fatto dal Teramo, la truppa di mister Giannini è partita con il freno a mano tirato per poi esplodere sul finale del girone di andata. Nell’ultima gara però il Cologna con le reti di Ioannone e Pedicone stava per fare lo sgambetto a Moro e compagni, ma Di Virgilio e Tuzi hanno trovato la forza di riacciuffare un pari per una partita facile sulla carta, ma che si era resa complicata. Il Luco è a 33 punti assieme alla Virtus Teramo e, dopo aver curato il mal di trasferta, Giannini può guardare con ottimismo al girone di ritorno.

FONTANELLE, voto 6,5. La squadra di mister Mino Bizzarri dopo una partenza eccezionale con sei vittorie consecutive nelle prime sei giornate, ha alternato altre tre vittorie a quattro pareggi e quattro sconfitte. Di quest’ultime, due sono avvenute nelle ultime due partite del girone. Il ritorno di Torre ha consentito al Piano della Lente di vincere a Fontanelle che è andata a segno con Collevecchio. Comunque per i giallorossi nulla è perduto, anche perché mister Bizzarri ai nostri microfoni aveva dichiarato che l’obiettivo della formazione atriana fosse quello di fare un punto in più rispetto all’anno scorso, stagione conclusasi con 49 punti.

PUCETTA, voto 8. I gialloblù sono la rivelazione del campionato. Partito per salvarsi il Pucetta ha avuto un cammino che è parso essere subito in salita con quattro sconfitte consecutive che stavano addirittura per relegare la formazione di Avezzano al ruolo di squadra materasso. Invece mister Gianluca Giordani è riuscito a creare il mix adatto per risalire la china e a portare i suoi addirittura a gravitare in zona Play-Off. Domenica sul campo della Rosetana è giunto un pareggio assurdo dopo che i gialloblù hanno sfiorato per più di una volta lo 0 a 3. Alla fine alle reti di Incerto e Idrofano ha risposto D’Ignazio con una doppietta. Otto successi e sette sconfitte per il Pucetta e quello di domenica è stato solo il secondo pareggio stagionale, segnale questo di una mentalità vincente della squadra, che non si accontenta, ma che preferisce rischiare piuttosto che lottare per il pareggio.

CELANO, voto 6. Non va oltre la sufficienza il voto al Celano che fino ad oggi ha condotto un campionato troppo altalenante in cui a prestazioni super si sono susseguiti passi falsi inaspettati. Domenica ad esempio Ciccarelli, Di Girolamo, il solito Curri – autore di una doppietta – e Fracassi hanno firmato il pokerissimo ai danni dell’Alba Montaurei. Quello che manca alla squadra biancoazzurra è la continuità, ma con l’innesto di Morelli, l’esperienza di Villa, la classe di Di Genova e la voglia di bomber Curri, ogni obiettivo è possibile. A mister Ciaccia l’arduo compito di capire dove poter intervenire per rilanciare in maniera significativa la squadra castellana.

ROSETANA, voto 6. La squadra della riviera adriatica è una delle formazioni dalle quali ci si aspettava di più in questo campionato visto anche il blasone. Lo score racconta di un ottavo posto a 24 punti, con sette vittorie, tre pareggi e sette sconfitte. Va però detto che nelle ultime giornate la Rosetana ha vissuto un buon momento di forma e una buona serie di risultati – fatta eccezione per lo stop interno contro il San Gregorio – che hanno dato segnali positivi e che potrebbero far ben sperare per il girone di ritorno. La Rosetana è una squadra che tra i lati positivi il carattere e la determinazione di non mollare mai, come accaduto nel match di domenica contro il Pucetta.

MOSCIANO, voto 6,5. Mezzo voto in più per il Mosciano rispetto alla Rosetana perché, nonostante lo stesso score dei rivali biancoazzurri con 24 punti frutto di sette vittorie, tre pareggi e sette sconfitte, i giallorossi inseguono la salvezza che oggi è ampiamente alla portata. Grazie alla rete di Spinozzi, il Mosciano ha vinto per 1 a 0 l’ultima gara del girone di andata contro il Sant’Omero Palmense. Colpisce la scarsa vena realizzativa dei giallorossi (19 gol all’attivo) che detengono il peggiore attacco tra le prime tredici squadre, nonostante in rosa ci sia un certo Addazii.

COLOGNA, voto 6. La formazione di mister Walter Piccioni è tra le più giovani del campionato e, forse anche per questo, una delle formazioni più discontinue del girone A di campionato. Domenica i nerazzurri hanno sfiorato il colpaccio in quel di Luco dei Marsi, portandosi sul 2 a 0 fino all’ultimo minuto del primo tempo prima della rete di Di Virgilio. Questo è lo specchio della stagione del Cologna, perché con un briciolo di esperienza in più, si sarebbe potuto chiudere il primo tempo con il doppio vantaggio, invece la rete dei luchesi allo scadere del primo tempo ha di fatto incoraggiato i padroni di casa che sono tornati in campo molto più determinati.

PIANO DELLA LENTE, voto 6,5. La matricola ha avuto un girone di andata tra alti e bassi. Torre e Canzanese sono giocatori forti che hanno consentito ai biancoazzurri di ottenere risultati positivi su campi difficili, come ad esempio quello sul San Gregorio o come quello di domenica a Fontanelle dove Torre è stato assoluto protagonista. Purtroppo l’infortunio del forte attaccante ex Torrese, ha costretto il Piano della Lente a giocare gran parte del girone di andata, ma ora che è totalmente recuperato visti i due gol messi a segno a Fontanelle, il girone di ritorno potrebbe regalare maggiori soddisfazioni.

NUOVA SANTEGIDIESE, voto 5,5. La stagione dei santegidiesi è partita molto male con la squadra che a lungo è gravitata in zona Play-Out. Il caos che regna in seno al sodalizio giallorosso è dovuto principalmente al dissidio con i tifosi che, stando a quanto si apprende, vorrebbero che l’attuale società passi la mano in favore di una nuova società che però annovera personaggi che hanno condotto la Santegidiese al fallimento. Ora però la frattura sembra essere stata ricomposta ed i risultati nell’ultima parte del girone di andata si sono visti come il pareggio in casa della Virtus Teramo o la sonante vittoria sul campo del Pucetta per 5 a 1. Certo domenica ha ceduto il passo ad un Pontevomano scatenato che ha vinto 4 a 0. Dalla squadra giallorossa per il blasone e per la storia ci si attende un campionato da parte sinistra della classifica. Se non ci saranno altri problemi, è probabile che il girone di ritorno vedrà la Nuova Santegidiese come una formazione difficile da affrontare.

MORRO D’ORO, voto 5. Sicuramente la formazione teramana è la più grande delusione di questo campionato. Una squadra costruita per salire con Shofolahan e Morelli, giace invece al tredicesimo posto con 19 punti. Domenica scorsa i biancorossi hanno sbancato il campo del Notaresco con il risultato di 3 a 2. Ecco dunque che la società sta rivoluzionando la rosa, via Iampieri, Di Gaetano e Morelli, dentro Acciari, Campana e Lolli. E’ pronosticabile che nel girone di ritorno il Morro D’Oro risalirà la classifica, ma al momento il giudizio sulla stagione dei biancorossi non può essere positivo.

SANT’OMERO PALMENSE, voto 5. Il Sant’Omero nella scorsa stagione gravitava nelle zone alte, oggi è in piena zona Play-Out a cinque punti dal Morro D’Oro. E’ andato via Campana, ma occorrono rinforzi per evitare che la situazione biancoazzura degeneri. De Rosa predica nel deserto e domenica è arrivata la sconfitta a Mosciano.

ALBA MONTAUREI, voto 5. I gialloneri al secondo anno consecutivo in Promozione stannomavendo qualche difficoltà di troppo. Due dati balzano all’occhio: l’alto numero di gol subiti, 33, che rendono quella dell’Alba Montaurei la peggior difesa del torneo e il numero 0 alla casella di vittorie casalinghe. Una squadra che deve salvarsi non può permettersi il lusso di non vincere sul proprio campo dove solitamente si costruiscono tutte le salvezze. Con il cappotto di Celano di domenica scorsa l’Alba Montaurei ha ottenuto la quarta sconfitta consecutiva.

NOTARESCO, voto 4. Difficoltà anche a Notaresco. Sedicesimo posto, 12 punti e 2 sole vittorie per una squadra che l’anno scorso gravitava nelle zone alte della classifica. Fonti attendibili parlano della possibilità clamorosa che la proprietà possa addirittura ritirare la squadra, ma stando alle ultime notizie, il pericolo parrebbe scongiurato con l’ingresso di nuovi soggetti in società con i fratelli D’Alessandro che si faranno da parte, mantenendo però le loro quote societarie. La sconfitta interna nel derby contro il Morro D’Oro in una partita fondamentale in chiave salvezza e la recente cessione di Corbo, perno della difesa rossoblù, al Notaresco rendono ancor di più la situazione difficile.

MUTIGNANO, voto 5. Pazzesco a Mutignano. La squadra annoveramelemnti dimqualità come Assogna, Trento e Peppoloni, ma la squadra, ora guidata da mister Mirko Mazzagatti, non riesce ad uscire dalle sabbie mobili dove si è andata ad infilare. Tuttavia il Mutignano, prima del match interno contro il Tossicia sospeso per infortunio del direttore di gara, era reduce dalla vittoria esterna sul Piano della Lente. Forse la sospensione di domenica non ci voleva, poiché per il Mutignano poteva essere l’occasione di inanellare due vittorie consecutive e riacquisire morale e fiducia.

TOSSICIA, voto 4,5. Mille difficoltà per il Tossicia che è ultimo con 8 punti, frutto di otto pareggi, ma questo non può giustificare le zero vittorie fino ad ora e il peggior attacco con otto gol fatti. Probabilmente la formazione è stata costruita male, ma risalire la china non sarà semplice. Per vincere bisogna segnare un gol in più degli avversari e se fino ad oggi il Tossicia ne hanno segnati solamente quattro, la società ha il dovere di intervenire, se ha l’interesse di recuperare il terreno perduto.

Vincenzo Chiarizia 

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