Sul futuro della Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) di Celano, con particolare attenzione ai servizi forniti e alla tutela dei posti di lavoro, si sono confrontati ieri in Regione i rappresentanti istituzionali e le parti sociali. Il tavolo è stato convocato dall’assessore alla sanità, Silvio Paolucci su iniziativa del consigliere regionale, Lorenzo Berardinetti.
“L’incontro – evidenzia Berardinetti – ha costituito un momento proficuo di dialogo tra tutti gli attori coinvolti. I rappresentanti sindacali di Cisl e Uil hanno espresso la loro preoccupazione per il mantenimento dei servizi e dei livelli occupazionali nella Marsica. Insieme alle parti sociali e al sindaco di Celano, Settimio Santilli – sottolinea il Consigliere – ho inteso evidenziare le ricadute sociali del trasferimento dei posti letto da Celano a Fontecchio, pur riconoscendo le difficoltà e gli sforzi incontrati in questi anni dalla Casa di Cura ‘l’Immacolata’. I rappresentanti della struttura sanitaria, sollecitati dall’assessorato, hanno stabilito un nuovo incontro tra una settimana per trovare le soluzioni migliori che possano coniugare le legittime preoccupazioni imprenditoriali, le istanze provenienti dal territorio e dalle sigle sindacali maggiormente rappresentative e la salvaguardia degli assistiti e dei lavoratori”.
Tra le ipotesi in discussione, messe in campo dalla Regione, quella di mantenere nella struttura di Celano almeno venti posti letto per pazienti affetti da demenze o Alzheimer, che necessitano di cure sanitarie, a parità di budget. Una seconda soluzione consisterebbe, invece, nell’assegnazione a una struttura di proprietà del comune di due moduli assistenziali di circa 20 posti letto per anziani con la possibilità di valutare anche il subentro di altri soggetti che hanno già mostrato interesse per la gestione della struttura. “Il confronto che è stato messo in atto – sottolinea Berardinetti – ha dato frutti concreti e grazie all’impegno di tutti sono fiducioso che le soluzioni prospettate garantiranno il mantenimento dei servizi ai cittadini e la tutela dei livelli occupazionali”.