Celano. Dopo il sequestro della ex discarica di San Marcello e terreni limitrofi per una superficie di 42 ettari, le dichiarazioni di Settimio Santilli che abbiamo pubblicato ieri hanno suscitato reazioni dal doppio volto. Nell’area consiliare celanese, Evelina Torrelli e Graziella Cantelmi, del gruppo “Celano Città Viva”, hanno rese note le loro perplessità in merito: “Abbiamo atteso l’intervento del Sindaco Santilli sul sequestro operato ieri dai NOE di Pescara della vasta area di 40 ettari sita in Località Cese di S. Marcello a Celano sulla quale insisterebbero oltre mezzo milione di metri cubi di rifiuti! Ma la risposta “attendista” del Sindaco non ci conforta e sicuramente non ci tranquillizza – esordiscono le consigliere comunali – Basta leggere le notizie riportate dagli organi di stampa e dai media, anche nazionali, per comprendere che la questione è atavica; innumerevoli sono state le denunce pubbliche, tacciate per allarmistiche ed “esagerate” dalla precedente Amministrazione Comunale capitanata dall’On. Piccone e nella quale l’attuale Sindaco ricopriva la carica di Assessore all’Ambiente”.
“Ma i fatti di questi giorni sono scaturiti da accertamenti di organi tecnici e le risultanze, anche se da approfondire, appaiono allarmanti. Ovviamente auspichiamo che le verifiche che saranno eseguite diano esito negativo perché, diversamente, si profilerebbe un grave pericolo, ambientale e soprattutto per la salute dei cittadini, ma riteniamo che i celanesi debbano essere adeguatamente informati sulle iniziative che in questi anni sono state intraprese in detta zona per far fronte al problema” La preoccupazione quindi ha matrice si politica, ma soprattutto verte sulla salute dei cittadini e sull’impatto ambientale ed economico che potrebbe avere sull’intero territorio. “Il fatto che la ex discarica di S. Marcello sia ricompresa nell’area sequestrata, nonostante la stessa, come ribadito oggi dal Sindaco, sia stata bonificata, lascia alquanto perplessi: neanche i lavori di bonifica hanno reso detta zona immune da rischi? E durante la messa in sicurezza dell’area interessata dalla ex discarica non si è preso atto della situazione insistente sulle aree contigue? Quali sono stati gli interventi concreti ed incisivi messi in atto per risolverla?
Riteniamo che su questi interrogativi l’Amministrazione debba intervenire, per fugare ogni dubbio, per tranquillizzare la cittadinanza e per non pregiudicare, ancora di più, la già martoriata economia della nostra città. In attesa degli esiti delle verifiche, che non perverranno sicuramente a breve vista la notevole estensione dell’area, chiediamo che venga convocato con urgenza un Consiglio Comunale straordinario”.