Si allaga l’Istituto ‘Volta’. Armando Foschi (Pescara Mi Piace): “Sembrava una Piscina”

“Tanto tuono che piovve, e stamattina ha piovuto davvero dentro l’Istituto superiore ‘Volta’ a Pescara. A fare l’amara scoperta sono stati operatori scolastici, docenti e, soprattutto, le centinaia di studenti che si sono ritrovati ad attraversare corridoi pieni zuppi dell’acqua che scendeva copiosa dai solai e dalle pareti, completamente impregnati. Ed è questa la risposta al Presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco che di fronte all’allarme lanciato dalla nostra Associazione appena giovedì scorso, dopo un sopralluogo nella scuola, documentato da fotografie a testimoniare lo stato di degrado della struttura scolastica, ci aveva accusato di sfornare ‘inesattezze dettate dalla scarsa conoscenza dei fatti’. Oggi quei fatti ci danno ragione, forse perché noi in quella scuola ci siamo entrati, il Presidente Di Marco probabilmente non c’ha mai messo piede, o, prima di replicare alle nostre affermazioni, avrebbe almeno fatto una verifica. Oggi non ci aspettiamo scuse, inutili, ma vogliamo risposte, per capire come sia possibile che in una scuola dove sono appena stati eseguiti lavori di rifacimento di solai, impermeabilizzazioni e controsoffitti la situazione sia già degenerata. Soprattutto vogliamo sapere se sia garantita la sicurezza delle centinaia di studenti presenti nell’Istituto”. Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che, stamane, in seguito alle segnalazioni dei genitori degli studenti, è tornato nella scuola di via Volta per verificare i danni causati dal primo acquazzone di fine estate.

“Più che una scuola, sembrava di essere entrati in una piscina – ha detto Foschi -. Come previsto, è stata sufficiente una minima pioggia per scatenare l’inferno nell’Istituto ‘Volta’, un inferno previsto già giovedì scorso, quando siamo entrati nell’Istituto, ancora senza ragazzi, trovando controsoffitti crollati a terra a causa delle infiltrazioni, pareti ingiallite o ricoperte da muffa nera sempre per l’acqua scesa dal solaio, crepe da ogni parte, e, secondo la testimonianza delle famiglie, infiltrazioni anche nella palestra dove il soffitto era appena stato rifatto dalla Provincia con una spesa di 850mila euro. Tutto questo senza considerare i problemi all’impianto antincendio e al quadro elettrico, i cornicioni esterni caduti e gli ingressi alle varie ali della scuola transennati e chiusi per impedire che qualche studente potesse essere colpito da calcinacci ‘volanti’. E parliamo sempre di strutture, grondaie, cornicioni, soffitti, appena rifatti. Ovviamente abbiamo rivolto delle domande di chiarimento al Presidente Di Marco, chiedendo semplicemente chi avrebbe dovuto vigilare sul corretto svolgimento dei lavori, come fosse possibile un simile degrado a ventiquattro ore dalla riapertura della scuola, chi avesse certificato l’agibilità e la sicurezza dell’Istituto e perché, comunque, non si fosse impiegato il periodo estivo per riparare ai danni e consegnare a settembre una scuola pronta e sicura agli studenti e alle famiglie. Per tutta risposta il Presidente Di Marco, anziché giustificare un degrado documentato con decine di fotografie, ha pensato bene di salire in cattedra e impartirci una lezione di ‘buona governance’ accusando l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ di aver detto ‘una serie di inesattezze, probabilmente dovute alla scarsa conoscenza della realtà dei fatti’ e che ‘non sono stati segnalati né tantomeno individuati nel corso dei numerosi sopralluoghi effettuati congiuntamente dai tecnici della Provincia e dai referenti scolastici – durante e alla fine degli interventi –  infiltrazioni meteoriche’. Non sono passate neanche quarantotto ore dalle affermazioni del Presidente Di Marco che sono bastate le prime due gocce di pioggia a smentire clamorosamente il Presidente stesso: le infiltrazioni d’acqua dal solaio ci sono e hanno allagato tutto il corridoio del primo piano che collega tra loro tutte le palazzine del complesso scolastico. Stamattina dentro la scuola pioveva in senso letterale: quando gli studenti sono entrati in aula hanno attraversato un lago, una enorme pozza d’acqua, mentre dal solaio continuava a scendere, lungo le pareti inzuppate, altra acqua. Anche in questo caso – ha proseguito Foschi – abbiamo la documentazione fotografica che testimonia l’accaduto, immagini che, se ne avesse bisogno, manderemo volentieri anche al Presidente Di Marco che stamattina in quella scuola non ci è fatto vedere, nonostante la richiesta di genitori sul piede di guerra. Peccato che non siamo riusciti a entrare nella palestra per capire in quali condizioni versi. Intanto oggi rinnoviamo le nostre domande al Presidente – ha aggiunto Foschi –: come può essere concepibile che una scuola appena ristrutturata con una spesa di 850mila euro sia già un colabrodo? Perché la nuova impermeabilizzazione non ha funzionato? Chi avrebbe dovuto vigilare sullo svolgimento dei lavori? E oggi l’Istituto ‘Volta’ garantisce l’opportuna sicurezza per le centinaia di studenti che ogni giorno vivono quegli spazi?”

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