DUE RICOVERATI, A UTIC (INFARTO) E ORTOPEDIA; ALTRI DUE, CON LESIONI LIEVI, DIMESSI.
L’AQUILA – Altri 4 accessi, nella giornata di ieri, al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore per il sisma di Amatrice. Si tratta di una donna infartuata, ricoverata all’Utic, e di un uomo che ha riportato la frattura del tendine d’achille che si trova ora in ortopedia. Altri due feriti, che avevano però lesioni leggere, come escoriazioni e contusioni, sono stati dimessi ieri dopo essere stati medicati al pronto soccorso. E’ quindi di 56 il totale aggiornato delle persone che sono state trasportate all’ospedale di L’Aquila dall’inizio del sisma.
I 3 feriti gravi. E’ stazionaria, e quindi ferma al bollettino medico di ieri, la situazione dei 3 feriti gravi, attualmente ricoverati in rianimazione. I 3 restano in condizioni critiche, ma con lievi miglioramenti negli ultimi 2 giorni. Sono: A. B., titolare dell’albergo ‘Roma’ di Amatrice (sindrome schiacciamento con complicazioni vascolari e renali), una giovane rumena (schiacciamento) e un uomo di 94 anni (trauma toracico). Altri due degenti, non gravi, sono ricoverati da alcuni giorni in neurochirurgia e registrano i miglioramenti. Ieri, intanto, altri 3 pazienti sono stati ricoverati a ortopedia per lesioni o fratture a polso o gomito.
Il 24 agosto erano 54 gli operatori in ‘trincea’ per l’emergenza.
Sul piano dell’organizzazione e della capacità di dare immediata risposta all’emergenza, sin dall’alba del 24 agosto scorso, giorno della prima scossa ad Amatrice, l’ospedale di L’Aquila ha superato a pieni voti la prova. A partire dalle 4 di mercoledì scorso si è messa in moto l’unità di crisi del San Salvatore, alla presenza del manager della Asl, Rinaldo Tordera e del gruppo di lavoro di medici e operatori sanitari, con in prima fila Luigi Valenti, primario del pronto soccorso, il servizio che ha dovuto reggere l’onda d’urto dell’emergenza delle prime ore, la più acuta e impegnativa. La poderosa macchina del soccorso dell’ospedale ha impegnato il 24 agosto scorso, giornata di massimo afflusso di feriti, 17 medici, 18 infermieri e 19 ausiliari, per un totale di 54 operatori. Turni raddoppiati, ritmi di lavoro vertiginosi e, in alcuni casi, medici in pista per quasi 17 ore consecutive, dalle 4 alle 21. Gran lavoro anche del 118 della Asl che, con una propria ambulanza, è stato forse il primo a giungere ad Amatrice:infatti, 14 minuti dopo la prima scossa delle 3.36, un mezzo della postazione del 118 di Montereale ha portato i primissimi soccorsi alle popolazione terremotate. 2 mezzi di elisoccorso e 10 ambulanze del 118 mobilitate senza sosta per fronteggiare la prima, eccezionale ondata di emergenza, con la lunga teoria dei feriti che dall’alba del 24 agosto affluivano continuamente al pronto soccorso.