SPOPOLA TRA I VIP LA DIETA DEL LUPO MANNARO

Si chiama Dieta della Luna e a dirla tutta, mai nome è stato più azzeccato per una dieta.

Perché – dovete sapere –  non esiste ululato più mannaro del nostro quando saliamo sulla bilancia per pesarci. Quando l’ago, spinto da una forza gravitazionale misteriosa (la Luna?) ci fa lo stesso effetto di una puntura sull’alluce del piede.

Un paragrafo a parte lo vorrei dedicare alla bilancia elettronica: la mia deve avere le pile scariche perché si è fermata a  ‘ tantadue e non si muove da lì. Ho smesso di pesarmi da molte Lune. Appunto.

La dieta della Luna sembra essere diventata la moda di tutte le stagioni. Celebrities da ogni parte del mondo dimagriscono a suon di Luna ma anche di bisturi, ma del bisturi non si deve sapere.
In effetti, se è vero che siamo fatti di acqua –  al 60% dicono – e ciò andrebbe a confermare che siamo letteralmente affogati dentro noi stessi, io per prima –  la Luna ha di sicuro un qualche potere sul nostro umore. Se l’unico satellite naturale del nostro pianeta è in grado di smuovere gli oceani, smuoverà anche i fluidi del nostro organismo! E’ ovvio, no?! Per questo è nata una sorta di filosofia intorno alla dieta della Luna.

Sia chiaro, con le fasi della Luna non dimagrirete. No.
Dio, a volte, esiste anche per me, ve lo ricordo. Se non dimagrisco io, non dimagrirete neppure voi. Davvero pensate che una palla nel cielo possa farvi dimagrire? Suvvia…
A meno che non vogliate correre per tutti i 384.400 km, ovvero quanto la sua distanza dalla Terra.

Capiamo però cos’è la dieta della Luna. In realtà non è proprio una dieta, o meglio, non è una dieta come la intendiamo noi. E’ un regime alimentare sano e basato su alimenti biologici e non modificati, su alimenti non raffinati, una sorta di ritorno alla Natura attraverso riti ancestrali e perduti nella notte dei tempi e  trae spunto dal calendario vedico che, a differenza del nostro, è lunare. Poi, che si debba evitare di mangiare nel periodo di Luna piena e quando siamo nei segni di Terra, ovvero Vergine, Capricorno e Toro, sono solo dettagli.
A proposito di segni di Terra: se non indosso una taglia 38  la colpa è tutta del mio segno zodiacale. Se fa ingrassare gli altri sotto la sua costellazione, figurati che cosa fa a me che ci sono nata!

Per dimagrire invece, udite, udite, basterà mangiare durante la Luna calante. Pare che il corpo smaltisca facilmente il cibo ingerito in questa fase, perché è più propenso ad eliminare le scorie quando si indeboliscono le nanotesla.

Gli esperti della dieta della Luna – i lunatici –  ci fanno sapere che esistono due fasi: quella del digiuno di 24 ore, che poi digiuno non è perché si possono assumere liquidi a volontà: succhi di frutta, frullati, centrifughe di verdure, tisane e decotti. Vi avviso però: passerete altrettante ore in bagno, ma lo sapete già: la dieta vuole i suoi sacrifici.

Il secondo step invece, è quello di mangiare degli alimenti a seconda delle fasi lunari e dei suoi campi magnetici.

E’ risaputo –  oh, se è risaputo signori miei! –  che nella fase della Luna nuova l’organismo sia più predisposto ad una dieta detox, purificante e disintossicante. In quella calante però, poiché l’appetito vien calando, si può mangiare di più, si può persino fare qualche strappo alla regola. Me ne ricorderò la prossima volta che avrò voglia di un succulento Mont Blanc.

A titolo informativo, tra qualche giorno avremo la Luna piena. Lasciate perdere la dieta. Andatevene con il moroso in riva al mare o su una collina, mettetevi sotto la sua luce lunare e dimenticatevi per una notte di diete, di cibo, di influssi lunari e fatevi baciare. Dal moroso, non dalla Luna.

Tra un bacio e l’altro però, ricordatevi  di potare le piante con la Luna nuova e di tagliare i capelli con la Luna crescente. Hai visto mai.

di Alina Di Mattia

About Alina Di Mattia

Giornalista, addetta stampa, scrittrice, conduttrice, responsabile produzione di grandi eventi istituzionali e culturali, con esperienza trentennale nel settore dei media e dell’entertainment. Appassionata di scienze storiche e sociali, vanta una formazione accademica poliedrica, un percorso di laurea in Culture e tecniche per la comunicazione e una laurea in Lettere moderne presso l'Università dell'Aquila. Ha all’attivo interessanti contributi letterari e numerosi riconoscimenti giornalistici.