“L’introduzione del taser tra gli agenti in servizio dal 14 marzo, come
voluto dalla ministra Lamorgese, è uno strumento in più che permette
alle Forze dell’Ordine di intervenire, ma non basta a fronteggiare il
fenomeno crescente delle baby gang. Registriamo infatti un aumento degli
episodi di violenze e aggressioni tra i giovani che, da episodiche,
stanno diventando vero e proprio allarme sociale” – così Antonio
Nicolosi, segretario generale di UNARMA, il più antico sindacato dei
Carabinieri, commentando uno studio dell’Osservatorio nazionale
sull’adolescenza – “Le ultime indagini dimostrano che il 6,5% dei
minorenni fa parte di una banda, il 16% ha commesso atti vandalici e 3
ragazzi su 10 hanno partecipato a una rissa. È una tendenza in crescita,
per questo chiediamo che il Governo intervenga ripristinando i centri
regionali per minori, aggiornando i dati in possesso e creando dei
tavoli tecnici con il comparto sicurezza che ci aiutino ad arginare la
situazione. Oggi l’Arma soffre una carenza di organico di 11.000 unità e
gli ultimi avvenimenti in città come Roma, Milano e Bologna, dove le
tensioni sono continue, dimostrano come la dotazione del taser tra gli
agenti di pubblica sicurezza non basti a colmare la mancanza di
personale, di mezzi a disposizione e i controlli a macchia di leopardo
sul territorio nazionale”