La situazione di stallo in
cui si trova il direttivo della ProLoco è imbarazzante.
Per anni gli amministratori comunali hanno nascosto la polvere sotto al
tappeto fino al punto che, a meno di due mesi dalla cinquantesima edizione
della sagra, non si sa bene se sarà il vecchio direttivo (dimissionario?) o il
nuovo direttivo che non riesce a formarsi per i tanti problemi legati
sembrerebbe a debiti verso terzi, ad organizzare l’evento più rappresentantivo
per Torano Nuovo.
Sono anni che si naviga a vista, sono anni che si fa finta di non vedere i
problemi che riguardano l’organizzazione della manifestazione enogastronomica,
non ultima la sicurezza nei luoghi terremotati che diventano magicamente sicuri
nei giorni della sagra per poi tornare inagibili nei giorni successivi come per
i precedenti.
Fratelli d’Italia chiede una assunzione di responsabilità da parte della Giunta
e della maggioranza affinché sia l’ente comunale ad organizzare la
manifestazione avvalendosi di associazioni e operatori commerciali.
Chiediamo, inoltre, come del resto lo facciamo da anni attraverso i nostri
rappresentanti in consiglio comunale, che sia il Comune ad organizzare l’evento
Sagra così da assumersi doverosamente tutte le responsabilità legali,
organizzative e di pubblica sicurezza oltre a non aggiungere oneri e costi agli
operatori come ad esempio il pagamento del suolo pubblico che gli organizzatori
hanno dovuto pagare negli ultimi 15 anni e una quota ridicola di
compartecipazione che le associazioni (Proloco e Asscom) hanno dovuto versare
alle casse comunali per l’utilizzo di mezzi e strutture comunali nei giorni pre
e post sagra.
A nostro parere, deve essere il comune l’ente organizzatore anche perché è
l’unico che può proporre un regolamento Sagra agli standisti e al tempo stesso
provvedere a riscuotere le quote dei partecipianti attraverso F24 dando la
effettiva certezza delle entrate e delle uscite necessarie per lo svolgimento
della manifestazione enogastronomica.
Chiediamo, inoltre, che si faccia uno studio sull’effettiva necessità di far
pagare un surplus per i giorni della sagra per i rifiuti agli standisti
autoctoni che già pagano durante l’anno la Tari per i locali dove svolgono le
loro attività e quindi anche nei giorni della sagra.
Nello specifico, il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a
qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti,
suscettibili di produrre rifiuti urbani, dunque la tassa annuale non si paga
sulla quantità di rifiuti prodotti ma si calcola da determinati coefficienti su
una ipotesi di probabilità di rifiuti che potrebbero essere prodotti nel corso
dei 365 giorni lavorativi.
Da ciò ne consegue che è una tassa iniqua per la maggior parte degli standisti.
Invitiamo, pertanto, il Sindaco e la sua maggioranza a portare in consiglio
comunale questa problematica per cercare una soluzione condivisa alla luce del
sole e non, come avviene da qualche anno, a risolverla nei “retrobottega
degli amici degli amici”.
Se così non fosse, vorrà dire che avremmo avuto ragione ancora noi.
Questa maggioranza è il degno proseguimento delle passate.
Coordinamento Comunale Fratelli d’Italia