In Abruzzo è nata la Tua, azienda unica dei trasporti che ha accorpato le varie aziende dislocate sul territorio, ha razionalizzato i costi e riorganizzato le corse. Ad Avezzano invece l’Amministrazione Di Pangrazio ha affidato nuove corse alla società Scav, che già prima si ocuppava del trasportio urbano. Il segretario provinciale della Fit-Cisl trasporti Angelo De Angelis, critica con fermezza l’affidamento alla società Scav di ulteriori corse invece di accorpare questa società di trasporti a quella regionale (Tua), come imporrebbe il decreto Madia sulla riduzione delle società partecipate. De Angelis stigmatizza il comportamento della Regione, in particolare del consigliere con delega ai trasporti Camillo D’Alessandro, nonché del sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio e dell’assessore alla viabilità dello stesso Comune, che hanno invece caldeggiato l’attuale decisione. «Hanno preferito affidare alla Scav ulteriori 150mila chilometri l’anno per il collegamento delle frazioni di Cese e Castelnuovo», spiega De Angelis. «Non si capisce come verranno affidati i nuovi chilometri, se di nuovi si tratta, in quanto attualmente si sta cercando di recuperare circa 1.400.000 chilometri effettuati senza contribuzione regionale, perché l’Abruzzo risulta non avere la disponibilità finanziaria per implementare i servizi già offerti». De Angelis si chiede se questi chilometri verranno sottratti alla Tua o se invece si tratta di ulteriori sprechi di denaro pubblico. «A mio avviso», dice, «per questioni di campanilismo politico stanno pensando di procedere con la prima ipotesi. In tal caso D’Alessandro dovrà poi spiegare alla Corte dei Conti con quale sistema o contratto di servizio sono state date in subconcessione le nuove linee, quale è stata l’offerta al ribasso di Scav, ma soprattutto quale è il risparmio economico della Regione». De Angelis evidenzia che il servizio potrebbe essere affidato in house, ma anche in questo caso la Regione dovrebbe spiegare qualcosa alla Corte dei Conti.