GIULIANOVA. Beni per 324 milioni di euro confiscati dalla Dia di Reggio Calabria ad un imprenditore oleario Vincenzo Oliveri, morto il 14 gennaio scorso, tra questi un resort di lusso a Giulianova (Teramo).
Secondo quanto é emerso dalle indagini, questi soldi potrebbero essere il provento di una serie di truffe ai danni dell’Unione Europea, somme riconducibili adesso, dopo la morte di Vincenzo Oliveri, agli eredi la moglie, Domenica Rosa Carnovale ed i figli Giovanni e Matteo Giuseppe.
15 le società toccate dal provvedimento di confisca, realtà produttive operanti nei settori agricolo-oleario e turistico-alberghiero più diversi immobili in Calabria, oltre 80,Toscana e Abruzzo.