La proposta di Mazzocchi e Alfonsi.
Marsica. Dopo l’ultimo convegno tenutosi a Collarmele, di cui abbiamo pubblicato il video integrale sul nostro sito, il tema tumori nella Marsica sembra non placare le polemiche ma soprattutto le paure, per un fenomeno la cui continuità non accenna a rallentare. Le risposte, parziali, date a Collarmele non hanno placato i timori, fondati, che il fenomeno possa dilagarsi. In merito, Felicia Mazzocchi e Gianluca Alfonsi, consiglieri regionali di centro destra, hanno lanciato la proposta di istituire una task force: “Si è fatto un gran parlare di report su studi oncologici, di analisi statistiche e di dati più o meno allarmanti, ma si è, di fatto, evidenziata una sorta di divisione politica degli amministratori regionali nella trattazione dell’argomento – esordisce la Mazzocchi – Stesso tema trattato in posti diversi, con esponenti diversi della sinistra regionale senza sollevare un coro unanime tale da contribuire fattivamente all’economia del discorso. Quello che è clamorosamente mancato, ad ora, è il coraggio di impegnarsi ad investire (peraltro con la conseguenza certa del risparmio futuro sulla spesa sanitaria ) per costituire e finanziare una task force per la ricerca, che la Marsica deve pretendere, visti gli esiti preoccupanti degli studi. Abbiamo pure interessato il Consiglio Provinciale con un’esortazione diretta al Presidente di trasmettere l’istanza di un intero territorio alla competente sede regionale. Non sono i dati che ultimamente vanno in lieve controtendenza a tranquillizzarci, resta il vuoto incolmabile del dubbio che i cittadini hanno di un eventuale rapporto che lega il territorio con il verificarsi delle patologie oncologiche. E francamente crediamo che il servizio che deve rendere la buona politica è dissipare, per quanto possibile, le nebbie che si addensano nei pensieri dei nostri concittadini” ha analizzato la Mazzocchi, in totale sintonia con il suo collega Alfonsi, per poi aggiungere: “Dunque, è necessario e improrogabile che la Regione si impegni ad investire nella ricerca delle cause tumorali implicando tutte le figure professionali, dal geologo, al chimico, ecc.. necessarie al compimento di uno studio scientifico attendibile e completo. Insomma, senza risorse da spendere, restano sterili incontri, magari con qualche bandierina pseudo politica, per raccontarci come vanno i rilievi, come funziona il registro tumori, ma ahinoi, nell’oscurità dei dati scientifici utili allo scopo e la cui conoscenza è nostro diritto. Per una volta la Regione si volti al nostro territorio”.
Redazione IlFaro24.it