Ha vestito per una settimana i panni dei suoi operatori e ha lavorato fianco a fianco alle sue tante squadre raccogliendo i rifiuti, pulendo le scritte sui muri e spazzando le strade. Ma nessuno sapeva la sua vera identità che è stata rivelata solo alla fine. Umberto Di Carlo, patron della Tekneko di Avezzano, sarà il protagonista di una delle cinque puntante di “Boss in incognito” la prima delle quali andrà in onda domani sera. La Endemol Shine Italy, società che produce il docu-reality per Rai Due, ha scelto l’azienda abruzzese che opera nel settore dell’igiene urbana in diversi Comuni dell’Abruzzo, del Lazio e del Molise per una delle puntate della nuova stagione. E proprio Di Carlo sarà uno dei “Boss in incognito” dell’edizione 2018. Le telecamere della Rai hanno seguito per una settimana l’attività dei 550 dipendenti della Tekneko che operano nei cantieri della Marsica – Avezzano, Celano, Scurcola Marsicana, Trasacco, Collelongo e Villavallelonga e nei Comuni di Nettuno, Grottaferrata, Guidonia, Monte Compatri, Castel Gandolfo e Bracciano – accendendo i riflettori su questo nuovo operatore che però nessuno aveva mai visto prima. Di Carlo, mimetizzato grazie a trucco, parrucca, occhiali e barba ad hoc, ha seguito alla lettera le istruzioni dei suoi stessi dipendenti riuscendo a entrare alla perfezione nella parte. Il suo ruolo sotto copertura gli ha permesso non solo di vedere da vicino come funziona il sistema Tekneko, ma anche di conoscere sfaccettature della vita personale dei suoi operatori che fino ad allora ignorava. “E’ stata un’esperienza unica”, ha raccontato Di Carlo, “sapevo che avevamo delle persone fantastiche nella nostra azienda ma grazie a Boss in incognito ho avuto modo di conoscerle da vicino. Ho voluto fare tutto quello che fanno ogni giorno i miei operatori alzandomi la mattina alle 4 e rientrando nel tardo pomeriggio a casa”. La maggior parte della puntata è stata girata nella Marsica e negli altri cantieri Tekneko. “Son uscito di casa la domenica e sono tornato dopo sei giorni, per truccarmi e prepararmi incontravo la troupe ogni giorno alle 4 del mattino e in due ore mi preparava”, ha continuato Di Carlo, “una volta pronto, poi, mi dirigevo nei vari cantieri gestiti dalla società e iniziavo la giornata. Ho trovato tra i miei dipendenti una grande umanità, sono dei grandi lavoratori e sono orgoglioso di averli nella mia squadra”. Dopo aver lavorato per una settimana al fianco dei suoi operatori, sotto l’occhio attento del conduttore Gabriele Corsi e degli autori del docu-reality, al termine della puntata, che andrà in onda a fine marzo, Di Carlo ha rivelato la sua vera identità tra lo stupore dei dipendenti e l’emozione generale.