Ieri a Roma al convegno di ANSFISA proposto un progetto pilota di analisi dei fattori umani e organizzativi
L’affascinante mondo ferroviario agli occhi dei più piccini. Questa mattina, nella stazione ferroviaria di RFI di Vasto-San Salvo, una scolaresca della scuola dell’infanzia “S. Smerilli” della nuova direzione didattica di Vasto ha fatto visita ad un treno della Tua.
Ciceroni per l’occasione, sia a terra che sul convoglio ferroviario, sono stati gli agenti della Polfer di Vasto assieme al personale di esercizio della Tua.
Una visita che ha suscitato grande interesse e una particolare emozione da parte dei più piccoli, alcuni dei quali sono saliti per la prima volta su di un treno.
Ha riscosso particolare curiosità la visita in cabina di guida dei piccoli studenti, accompagnati dal macchinista della Tua.
“Iniziative come queste – ha spiegato Gabriele De Angelis, presidente della Tua – vengono accolte con grande interesse da parte nostra, perché sono momenti importanti per iniziare a sensibilizzare i più piccoli all’educazione ferroviaria. Siamo particolarmente soddisfatti – ha proseguito De Angelis – perché siamo riusciti a suscitare emozioni nei piccoli studenti con un mezzo romantico e carico di fascino qual è il treno, ma sono certo – ha concluso il presidente della Tua – che, come azienda, assieme alla Polfer di Vasto, abbiamo giocato oggi anche un ruolo sociale molto importante”.
Ieri a Roma, intanto, nel corso del workshop organizzato dall’agenzia nazionale per la Sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture Stradali ed Autostradali (ANSFISA) “Lo sviluppo della formazione nel ferroviario: soft skill e competenze trasversali”, alla quale hanno partecipato tutti i principali operatori ferroviari, Tua ha presentato un’iniziativa di studio, citata tra le 16 best practices proposte, relativa all’integrazione dei fattori umani ed organizzativi nell’attività di valutazione del rischio sviluppando una metodologia in collaborazione con l’azienda Deep Blue srl.
L’obiettivo è stato quello di identificare, in modo sistematico, i rischi per le prestazioni degli operatori della Tua (macchinisti e capitreno) associati all’introduzione di modifiche rilevanti di natura tecnica, operativa od organizzativa, nelle proprie attività.
La metodologia proposta si ispira al metodo Human Performance Assessment Process (HPAP), sviluppato nell’ambito del programma europeo di ricerca SESAR (Single European Sky ATM Research) per l’introduzione dei nuovi sistemi di gestione del controllo del traffico aereo a livello europeo, adattando opportunamente al contesto del trasporto ferroviario le caratteristiche originarie del metodo stesso.
“La ferrovia – ha commentato Enrico Dolfi, direttore della divisione ferroviaria – si conferma uno straordinario strumento di aggregazione e di socialità, un elemento imprescindibile per la nostra cultura. Siamo felici di aver ospitato i futuri utilizzatori dei mezzi pubblici su di un nostro treno. Un grazie va al nostro personale e alla Polfer che, quotidianamente, garantisce la sicurezza dei passeggeri. Per quanto riguarda l’iniziativa presentata ad ANSFISA – ha aggiunto Dolfi – la stessa ha avuto l’obiettivo di analizzare dal punto di vista tecnico, operativo ed organizzativo, il passaggio dall’utilizzo prevalente da parte dei macchinisti e capotreni della Tua dei treni Minuetto e ALn776 agli ETR-104. L’analisi ha portato ad evidenziare una serie di caratteristiche del nuovo treno che, pur configurandosi come più moderno e tecnologicamente avanzato, possono introdurre dei rischi se non adeguatamente gestiti a livello aziendale. Lavori come questi – ha concluso Dolfi – si inquadrano in un’ottica di accrescimento della consapevolezza e coinvolgimento preventivo del personale, ambiti sui quali stiamo lavorando molto”.