“Dire che il quartiere “San Martino” di Chieti sia in abbandono, come afferma un articolo pubblicato su un quotidiano locale, è ingiusto e non corrispondente alla realtà. Il rione, infatti, pur avendo delle problematiche, si contraddistingue da sempre per le tante attività positive, soprattutto in ambito sociale e di assistenza, poco note alle cronache locali”. È il commento del Vicesindaco del Comune di Chieti Giuseppe Giampietro e del Presidente del Consiglio Comunale, Liberato Aceto.
«Considerato il vissuto quotidiano nel quartiere e la frequentazione con i residenti, i quali sono informati delle attività portate avanti dall’amministrazione – evidenziano l’Assessore Giampietro e il Presidente Aceto – dopo aver avuto un confronto con l’Assessore ai Lavori Pubblici, Raffaele Di Felice e l’Ufficio Tecnico del Comune, portiamo a conoscenza che presto inizieranno i lavori di risanamento del muraglione di cemento di via Montello, intervento inserito in un più ampio progetto del valore economico di circa 2.100.000,00 euro riguardante l’area. Dopo l’approvazione della progettazione esecutiva, infatti, partirà il bando di gara per l’avvio dei lavori. Su via Monte Grappa, invece, il cui manto stradale risulta rialzato a causa delle radici degli alberi è previsto, a breve, un corposo intervento per la rimozione del problema. Non mancheranno, inoltre, i rifacimenti delle pavimentazioni delle strade più ammalorate.
Sulla situazione del centro sportivo, struttura abbandonata ormai da decenni e passata agli onori della cronaca giudiziaria circa venti anni fa – continuano l’Assessore e il Presidente – abbiamo più volte sollecitato l’Assessore Viola e il Sindaco perché quella parte del territorio potesse tornare ad essere un polo attrattore per l’intera città. Sappiamo l’impegno che stanno profondendo alla causa ma sappiamo anche che eventuali soluzioni ipotizzate non sono di facile realizzazione considerata l’ingente copertura economica dei lavori.
Evidenziare ciò che non va è troppo semplice – concludono – l’impegno quotidiano per la città e nello specifico per il quartiere è sotto gli occhi degli stessi residenti. Affermare che l’intera contrada è lasciata in balia di se stessa non solo è falso ma offende l’operato e la dedizione di chi si sente prima di tutto cittadino e non solo amministratore di Chieti. È fin troppo facile gettare fango addosso a chi deve oggi amministrare la cosa pubblica dopo i tagli dei trasferimenti effettuati da Stato e Regione: viene da pensare che essendo già partita la campagna elettorale, la demonizzazione di chi cerca, tra mille salti mortali, di amministrare diventa la principale occupazione di qualche osservatore poco neutrale ma molto di parte».