Volontari al lavoro per la tutela di una specie simbolo delle nostre spiagge.
Anche quest’anno tanti volontari sono pronti a prendersi cura del Fratino, il piccolo trampoliere che nidifica anche sulle spiagge della nostra regione. Sta infatti partendo l’edizione 2021 del Progetto Salvafratino Abruzzo, promosso dall’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” e dal WWF, che vedrà decine di volontari di tante associazioni impegnati nella salvaguardia di questa specie purtroppo in netta diminuzione in tutta Italia. Le iniziative per l’anno in corso sono state presentate questa mattina a Pescara in una conferenza stampa tenuta presso la sede della Lega Navale Italiana.
Il Fratino è specie protetta a livello internazionale (Convenzione di Berna e Convezione di Bonn), europeo (Direttiva Habitat e Direttiva Uccelli), nazionale (Legge n. 157/92 sulla tutela della fauna omeoterma) e regionale (Ordinanze balneari e Piano Faunistico Venatorio); la sua tutela è stata inoltre inserita dalla FEE tra i criteri di aggiudicazione della “Bandiera Blu”.
Il Progetto Salvafratino Abruzzo prevede una campagna di monitoraggio dei nidi presenti sulle nostre spiagge, cui si aggiungono giornate di pulizia del litorale, attività di comunicazione, programmi di educazione ambientale con le scuole e la creazione di tratti di spiaggia dedicati alla tutela come la “Spiaggia del Fratino e del Giglio di mare” ad Alba Adriatica, l'”Oasi del Fratino e della Camomilla di mare” a Giulianova o la “Spiaggia del Fratino e della duna” a Roseto degli Abruzzi.
Negli ultimi anni sono stati censiti non più di 50 nidi a stagione: un numero al di sotto delle potenzialità del territorio e un dato che deve spingere a un maggiore impegno tutti gli enti competenti. Recentemente è stato pubblicato il dossier “Analisi dei dati di nidificazione del Fratino Charadrius alexandrinus lungo la costa abruzzese. Anni 2018-2019-2020” (https://www.torredelcerrano.it/wp-content/uploads/2021/01/Report-WWF-2018-2020-.pdf) realizzato dal WWF Abruzzo per l’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano”. Il dossier riporta i dati dei censimenti e dei monitoraggi condotti negli ultimi tre anni e li sistematizza per individuare problemi e potenzialità dei vari tratti di costa. L’impegno di tutti è fondamentale: «Ringraziamo – ha dichiarato questa mattina Fabiano Aretusi, neo Presidente dell’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” – volontari, associazioni, enti e Guardia Costiera perché negli anni hanno permesso le azioni di tutela e monitoraggio della specie. Allo stesso tempo rivolgiamo un appello affinché si presti la massima attenzione durante le giornate trascorse in spiaggia: avvicinarsi o interagire con un nido potrebbe compromettere la cova del fratino, una specie in forte diminuzione in tutta Italia e che anche in Abruzzo vive una situazione di difficoltà».
La tutela non può comunque limitarsi all’impegno dei volontari. «Il Fratino – ha aggiunto Filomena Ricci, delegato WWF Abruzzo – è un bene collettivo e ognuno deve contribuire a salvaguardarlo. Chiunque voglia dedicare anche poche ore a questo progetto di conservazione dal basso sarà prezioso. Da alcuni anni possiamo contare sulla collaborazione della Guardia costiera che ci sta affiancando nella nostra opera consentendo ai volontari di effettuare i monitoraggi in sicurezza durante le fasi di lockdown. Fondamentale è anche la collaborazione che possono dare i balneatori e tutti coloro che lavorano sulla costa: negli anni notiamo una crescita di sensibilità da parte di questi operatori che possono veramente fare la differenza per la tutela della specie. Le amministrazioni comunali poi devono adottare semplici accorgimenti che non pregiudicano la loro offerta turistica, ma anzi la migliorano perché la presenza del Fratino è sintomo di un territorio sano e di un ambiente pulito».
L’edizione 2021 del Progetto Salvafratino ha già avuto dei primi “assaggi” con alcune giornate di pulizia a mano delle spiagge e con la diffusione a tutte le amministrazioni comunali e le riserve naturali costiere delle “Linee guida in merito alla gestione del Fratino (Charadrius alexandrinus)” nel quale sono fornite le indicazioni relative alla pulizia delle spiagge, al controllo dei cani vaganti, alla tutela della vegetazione spontanea, ecc. al fine di non arrecare danni o disturbo alla specie. Nelle scorse settimane sono stati inoltre organizzati incontri formativi on line e proprio questo pomeriggio alle 18 sarà possibile seguire una diretta webinar con ricercatori dell’ISPRA, del Comitato Nazionale per la Conservazione del Fratino, della LIPU e del WWF (info sulla pagina Facebook del Progetto SalvafratinoAbruzzo).
La conferenza stampa è servita anche a ribadire che chiunque voglia svolgere attività di volontariato in favore del fratino può prendere contatto attraverso la pagina Facebook https://www.facebook.com/salvafratinoabruzzo o scrivendo a [email protected].