“La terza rivoluzione industriale è l’unica speranza con cui la razza umana sarà in grado di soddisfare la sfida che ci hanno proposto da 200 anni di combustibili fossili. Tutta l’anidride carbonica che abbiamo riversato in atmosfera ha alterato i cicli biologici e gli ecosistemi. E’ fondamentale aumentare la consapevolezza soprattutto nelle giovani generazioni, i millenials, che vivranno per vedere cosa potrà accadere”.
Solo uno dei momenti fortemente significativi della serata delle premiazioni, celebrata sabato sera al Cineteatro comunale di Teramo, condotta da Osvaldo Bevilacqua, popolare autore e conduttore della trasmissione Sereno Variabile, affiancato dalla cantante e presentatrice teramana Angelica Volpi.
Il festival, di cui è direttore Riccardo Forti, si fregia della collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, e quest’anno ha toccato nella sua tradizionale formula itinerante, le piazze di Penne, Silvi, Avezzano e Pescara.
Applausi a scena aperta al momento della consegna del premio alla Carriera a Federico Fazzuoli, sceneggiatore, autore e giornalista Rai, assurto alla popolarità per essere l’ideatore e presentatore del programma Linea verde. “Con l’Abruzzo, con la sua natura meravigliosa, ho un rapporto privilegiato e non potrebbe essere diversamente, per uno come me che per lavoro va in cerca di cose belle e genuine”, ha tenuto a dire Fazzuoli.
A seguire gli altri premi ai documentari quest’anno in concorso. Quello al Valore scientifico è andato a Lodovico Prola per Quelli della notte, che racconta il mondo degli animali notturni e dei loro “super-poteri”, attraverso immagini catturate grazie all’impiego di sofisticati strumenti ad altissima tecnologia.
Il premio del Pubblico è stato assegnato all’abruzzese Daniele Di Domenico, per la serie animata in stop motion Sval & Bard, dove due troll in veste di turisti “fai da te” invitano alla buona educazione ambientale il sempre maggiore numero di turisti che visita l’arcipelago delle Svalbard in Norvegia.
Il premio Cinema Pronatura è stato assegnato alla Francia, per i documentari prodotti dal Centro nazionale delle ricerche scientifiche francese (Cnrs)
Infine il Gran Premio della Giuria, presieduta come ogni anno da Marcello Ramognino, è stato assegnato quest’anno a Luca Trovellesi Cesana e ad Alessandro Tesei per Living Toxic-Russia, un viaggio nella pattumiera nucleare dell’ex Unione sovietica, nel sudest della Russia, ai confini con il Kazakistan, dove la popolazione subisce le drammatiche conseguenze delle piogge acide, della diossina che ha inquinato le falde, della radioattività notevolmente superiore a quella registrata a Chernobyl e Fukuscima.
Grandi emozioni hanno regalato poi i momenti musicali con protagonisti il celebre tenore Piero Mazzocchetti, il popolare cantastorie Franco Palumbo, in arte Roppoppò e il musicista di origini atriane Andrea Spada, con il suo caisa drum.
Poi come detto la consegna del premio Natura e Ambiente a Rifkin, ritirato da Angelo Consoli e Giovanni De Cristofaro, rispettivamente direttore europeo, e responsabile regionale del Centro europeo dedicato al grande studioso. “Il Festival ed io – ha detto anche Rifkin nel messaggio letto da Consoli – siamo ora fratelli in armi nella lotta per avere un pianeta migliore, più pulito e più giusto”.