Meteo. Un’alta pressione afro-mediterranea annuncerà l’arrivo della prima onda calda e del tempo soleggiato. Vediamo che cosa accadrà

Meteo. Un’area di alta pressione di matrice Subtropicale, ossia un promontorio in quota di origine afro-mediterranea, potrebbe essere pilotato sulla nostra penisola, in aggancio all’avanguardia di una circolazione depressionaria in procinto di attivarsi e di muoversi dall’area nord-atlantica verso l’Europa centro-settentrionale, le Isole Britanniche e l’Europa centro-occidentale, inclusi i Paesi Bassi, la Germania e parte della Francia, inclusa l’Austria e la Svizzera (mitteleuropa) e il restante territorio alpino anche italico. La massa d’aria calda non è ancora giunta in Italia, ma le condizioni meteorologiche marcatamente instabili degli scorsi giorni e rese destabilizzate specie nelle ore pomeridiane del giorno stanno per essere alleviate dalla rimonta dell’Anticiclone nord-africano, ma ancora non vengono completamente smorzate. Sembra quasi che sia una concomitanza con la stagione estiva astronomica (il Solstizio d’Estate, quest’anno 2023 mercoledì 21 Giugno), ma si tratta comunque della nostra circolazione atmosferica risalente alla Cella di Ferrel e alle cinture di alta pressione tra cui l’azzorriano risalenti alla Cella di Ferrel di cui fanno parte anche e soprattutto le depressioni semi-permanenti con il Vortice Canadese e il Vortice d’Islanda. La circolazione atmosferica avente i due blocchi anticicloni ad incastro di cui uno a sud, ossia di origine termica sulle dune sabbiose del Nord Africa e un altro ancora sull’Europa settentrionale, centrato e completamente riguardante a mo’ di cuneo tutta la penisola scandinava (anticiclone scandinavo +) e l’instaurarsi di un’anomalia termica negativa di temperatura e all’interno del campo isobarico e isoipse, specie in quota, delle variazioni della pressione atmosferica com’è stato precedentemente indicato. Entro la metà della settimana che viene, le nubi temporalesche e la nuvolosità variabile scomparirà completamente dal Nord Italia e dalle regioni centrali e meridionali seppur qualche refolo di instabilità ancora sulle aree montuose non solo alpine, ma anche appenniniche mediante la formazione delle nubi cumuliformi al ridosso dei rilievi nelle ore più calde del giorno. L’aria calda presente al suolo inizierà ad affluire completamente già dal fine settimana quando la prima ondata di caldo rovente (isoterme in aumento dalla linea di demarcazione, ITCZ del getto tropicale) della stagione estiva avrà la meglio anche su tutto il bacino del Mediterraneo interessando o andando a ricoprire completamente dalla sua subsidenza atmosferica dalle dune sabbiose tra cui i venti o le correnti d’aria dai quadranti meridionali in senso orario nel nostro emisfero boreale e in senso paradossalmente parlando orario nelle aree in prossimità del livello del mare ossia al suolo, spostando enormi quantità di polveri sahariane (particolato atmosferico a differenza del pulviscolo del diametro inferiore ad un micron e i nuclei di condensazione in relazione alle polveri sottili in sospensione nell’atmosfera). La quantità di calore farà impennare la colonnina di mercurio su tutta la penisola fino all’Europa occidentale, inclusa la Penisola Iberica e le aree balcaniche appartenenti all’Europa orientale e nord-orientale, salvo l’arco alpino, in effetti anche il Sud Europa e ad oriente la Grecia saranno coinvolte, mentre le aree a nord della Pianura Padana agente in questi casi da catino caldo-umido e le aree costiere spesso soggette ad umidità in aumento specie notturna e alle brezze marine, ossia pre-alpine e alpine saranno di nuovo investite come nelle ore più calde del giorno, da isolati temporali di calore di origine tropicale-continentale e le infiltrazioni fresche in quota dall’Europa nord-occidentale, spesso preannuncianti locali rovesci di pioggia anche di stampo fortemente e sporadicamente di entità più violenta o sotto forma di violento piovasco o acquazzone, riservando dall’ombra pluviometrica altre determinate aree geografiche. Ne torneremo a parlare in misura migliore nel prossimo aggiornamento meteo, valutando con più probabilità anche la proporzione e dunque l’intensità e la validità di questa ondata di caldo che sembra essere classificata tale perché supererà i cinque giorni di durata nel tempo cronologico.

Fonte immagine dell’editoriale meteo: https://www.molisenetwork.net/2020/04/24/meteo-molise-64/

Grazie e al prossimo appuntamento di approfondimento di Meteorologia.

Riccardo Cicchetti

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