Domenico Bonafede, questo è il nome dell’uomo che dal 2008 in treno avvicinava donne straniere, offrendo loro, con diversi stratagemmi, del caffè contenente polvere narcotizzante, poi le derubava nel sonno e in alcuni casi le palpeggiava. Ora, dopo la condanna definitiva, è finito in carcere a Pescara, dovrà scontare tre anni e otto mesi di reclusione per rapina e violenza sessuale. Nell’ultimo periodo era ospite nella mensa della Caritas. Appena ha appreso l’esito della sentenza di Cassazione si è presentato in Questura.
L.S.