Non esiste alcun riferimento al nome Italico, nè tantomeno alle miscele di oli extravergine di oliva Made in Italy, con quelli importati dall’estero nel più grande contratto di filiera per l’olio Made in Italy di sempre siglato da Coldiretti, Unaprol, Federolio e FAI S.p.A. (Filiera Agricola Italiana), che coinvolge le principali aziende di confezionamento italiane.
Lo rendono noto le organizzazioni firmatarie nel precisare che si tratta di una fake news diffusa ad arte per cercare di colpire un accordo storico per l’olio italiano al 100%, da olive coltivate e molite in Italia, che riguarda un quantitativo di 10 milioni di chili per un valore del contratto di filiera di oltre 50 milioni di euro, che taglia intermediazioni, speculazioni e faccendieri. Si tratta di una notizia falsa cavalcata, più o meno strumentalmente, per interessi che non hanno nulla a che fare con il bene del Made in Italy, dei consumatori e degli imprenditori agricoli che in migliaia si stanno interessando per valutare liberamente le opportunità e le condizioni offerte da un contratto con un prezzo minimo garantito e finalmente la possibilità di una pianificazione produttiva pluriennale.