“La narrativa di Franz Kafka, scrittore boemo, si ispirava spesso all’assurdità e all’incomprensibilità delle situazioni in cui si viene a trovare l’esistenza umana”, affermano Vittoriano Baruffa coordinatore cittadino di PRC e Luca Berardicurti, membro del partito. “Diciamo tutto ciò per dire che la situazione delle continue denunce del segretario del PD Cotturone nei confronti dell’amministrazione comunale di Celano, oltre ad avere a volte tratti pirandelliani come ho detto, ha tutto per essere una situazione kafkiana.”
“Ad ogni denuncia del segretario del PD si registrano successive dimissione, vuoi per il doppio incarico di addetto stampa e direttore del giornale locale, (dimissioni poi ritirate), vuoi per il doppio incarico di vicesindaco e di membro di un’associazione, (Riferimento al vicesindaco Ezio Ciciotti, che è anche vicepresidente, dimissionario, dell’associazione Costanzi, al centro di polemiche sulla locazione in città di un museo della civiltà contadina). Dico questo perché ad ogni denuncia riparte la solita difesa e le solite bordate a chi le fa, trascinando tutto il discorso ad un becero gioco politico. il punto è che se si pensa che sia tutto un gioco politico, tutto un’azione per screditare l’amministrazione, perché allora vi dimettete dai vostri incarichi? Ci mettiamo in mezzo per capire” spiegano.
“O Cotturone è un eretico contemporaneo e deve essere quindi processato o voi avete davvero preso in pieno i tratti della narrativa kafkiana. Per quel che concerne le associazioni culturali invece, voglio dire una cosa”, aggiunge il coordinatore Baruffa, “la cultura e le memorie dei nostri avi sono molto importanti per un paese, quindi se davvero i signori che fanno parte di queste associazioni amano quel che propongono, possono farlo secondo me, senza contributi comunali, ma a spese proprie. Troppe associazioni culturali, una gara di ex politici nostrani ormai sul tramonto che grazie a queste associazioni rimangono sempre sulla cresta dell’onda. Noi del partito della Rifondazione Comunista di Celano, pensiamo che quei contributi possano essere elargiti ad altre associazioni che sono presenti da più anni e sono forse più meritevoli di denaro, ai bisognosi, a chi non arriva a fine mese e tante altre cose più importanti. Si alla cultura, ci mancherebbe, ma come ho detto prima la cultura si può diffondere anche senza incentivi comunali”.