Meteo. Un sistema di celle temporalesche a mesoscala si sta generando sul Tirreno centrale interessando attraverso temporali localmente anche forti e grandinigeni, sarà la violenza delle correnti ascensionali innescate dall’intensa convergenza di due correnti di natura differente: una più fresca in quota che si infiltra nella zona di alta pressione livellata e l’altra dai quadranti meridionali, decisamente più calda e di conseguenza anche più umida che pompa energia all’interno di tale sistema temporalesco. Esso inizierà a ruotare e a strutturare le sembianze di un profondo vortice di bassa pressione dotato di un vortice ciclonico antiorario nel nostro emisfero rappresentato da un vero proprio occhio entro la tarda serata. La bassa pressione dara luogo a raffiche di vento, piogge a tratti intense sia in Sardegna che su parte del Lazio e della Campania; attesi venti fino ai 140 km/h sul medio e basso Tirreno, per via dell’attrito delle forti correnti d’aria, mareggiate su quest’ultimo.
Entrando ancor di più nel dettaglio, le acque più calde superficiali del bacino del Mediterraneo, di solito aventi una temperatura superiore ai 26 gradi centigradi, vengono rilasciate progressivamente strutturando un’area depressionaria simile ad un uragano; il mare, infatti, sprigiona più lentamente della terra ferma, aria calda e umidità che sono impresse dalle correnti. Perciò, la zona di bassa pressione o normalissimo ciclone extratropicale che sta determinando condizioni di instabilità atmosferica anche sul nostro territorio, attraverso repentine piogge e temporali, muterà in un ciclone mediterraneo o “Medicane” o anche un ciclone extratropicale che riesce ad assumere le stesse caratteristiche di una tempesta tropicale o anche Uragano/Hurricane), essa è infatti detta TLC: Tropical Like Cyclones, proprio per tali motivazioni.