Avevano aggredito con violenza una coppia all’in terno della pineta, la polizia è riuscita ad identificarli e denunciarli. I fatti risalgono al 2 setembre scorso, quando intorno alle 2.45, in viale della riviera di Pescara, un diciannovenne ed un sedicenne, mentre si trovavano all’interno della pineta, erano stati avvicinati da tre coetanei, i quali inizialmente gli avevano chiesto in prestito i telefoni cellulari, ma al rifiuto della coppia, i tre malviventi li hanno accerchiati e, con violenza, soottratto i telefonini e i portafogli.
Prima di darsi alla fuga hanno colpito con alcuni pugni al viso le giovani vittime.
Sul posto è intervenuto il personale del 118 che ha trasportato uno dei due ragazzi in ospedale, dove gli è stata riscontrata la rottura delle ossa nasali (con prognosi di 21 giorni) mentre all’altro è stato refertato un trauma cranico (con prognosi di 8 giorni).
Le indagini condotte dalla Polizia di Stato hanno consentito di risalire all’identità degli autori della rapina, uno dei quali peraltro, alla presenza del proprio difensore di fiducia, ha ammesso le proprie responsabilità. Gli agenti hanno identificato: S. R., minorenne, S. V. 22 enne e D.G.L. di 18 anni, che sono stati denunciati all’ Autorità Giudiziarie per concorso in rapina aggravata e lesioni volontarie.
Alla luce degli elementi presentati dalla Squadra Mobile della Questura di Pescara, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila (Roberto Polella) ha fatto richiesta di misura cautelare ed il G.I.P. presso quel Tribunale ha applicato nei confronti del S.R. la misura, specificamente prevista dalle norme sul processo penale a carico di minori, delle “prescrizioni” (imponendo al minore indagato di seguire un percorso scolastico, di non uscire di casa prima delle ore 7 e di non rientrare oltre le 23, di mantenere frequenti contatti con i servizi sociali, di non frequentare soggetti pregiudicati o con precedenti penali).
Questa misura cautelare è stata eseguita dal personale della Squadra Mobile, mentre è tuttora al vaglio della Procura della Repubblica la posizione dei due maggiorenni coinvolti.