“Forza Italia chiede la revoca immediata del provvedimento di trasferimento a Chieti degli Uffici del Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica, oggi dislocati a Pescara, nella sede del palazzo regionale di viale Bovio. Il provvedimento di trasloco è stato disposto dalla responsabile del Servizio Patrimonio Immobiliare Eliana Marcantonio che, con una nota di appena sei giorni fa, 16 gennaio 2019, ha informato il Dirigente del Dipartimento Infrastrutture della nuova dislocazione, una iniziativa che a oggi non ha alcuna giustificazione, e che soprattutto viola lo stesso Statuto della Regione Abruzzo che individua a L’Aquila e a Pescara le sedi degli uffici regionali, sia politici che amministrativi”. Lo ha detto il Capogruppo della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che è già intervenuto in modo formale sulla vicenda inviando una nota ufficiale alla dottoressa Marcantonio, al Presidente Vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli e, per conoscenza, al Dipartimento Infrastrutture, al Servizio Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro, al Dipartimento Risorse e Organizzazione e al Servizio Territoriale per l’Agricoltura Abruzzo Sud.
“Un fulmine a ciel sereno che rischia di compromettere il lavoro di almeno una cinquantina di dipendenti regionali oggi assegnati al Dipartimento Infrastrutture: è quello che si è abbattuto su un intero servizio che in quattro e quattr’otto, a detta della dirigente Marcantonio, dovrebbe preparare gli scatoloni e andarsene a Chieti – ha spiegato il Capogruppo Sospiri -. In sostanza lo scorso 16 gennaio la dirigente ha scritto una nota ufficializzando che, in seguito al rilascio da parte della società TUA dei locali occupati al terzo piano di un immobile in via Asinio Herio, a Chieti, tutto il terzo piano è stato assegnato al Servizio Territoriale per l’Agricoltura Abruzzo Sud, che attualmente è dislocato al secondo piano dello stesso immobile. Contestualmente, ‘tutti gli uffici del Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica oggi presenti a Pescara, nella sede di viale Bovio, potranno trovare allocazione al secondo piano dell’immobile di via Asinio Herio a Chieti’. Una comunicazione scarna che forse secondo la dirigente avrebbe dovuto archiviare la pratica e che invece ha appena aperto il vaso di Pandora su cui ora intendiamo fare piena chiarezza: troviamo assolutamente ingiustificabile, improponibile e inaccettabile il trasloco e la stessa iniziativa per molte ragioni. Innanzitutto l’Articolo 3 del Titolo III dello Statuto Regionale detta quelle che sono le sedi istituzionali degli Uffici regionali, individuando all’uopo L’Aquila e Pescara. Al Punto 2, parlando dell’Esecutivo Regionale, si legge infatti che ‘Le Direzioni della Giunta hanno sede a L’Aquila e a Pescara e conservano l’attuale articolazione territoriale’: va da sé che una tale disposizione sottolinea un chiaro significato storico-politico che certamente non può essere modificato né sovvertito da una semplice disposizione dirigenziale che non sia stata preventivamente discussa e valutata in altra sede. In secondo luogo, è evidente che una tale diversa disposizione logistica degli Uffici andrà a incidere in maniera pesante sul lavoro e sulla vita quotidiana di almeno una cinquantina di dipendenti che, dall’oggi al domani, si troveranno a dover affrontare una diversa organizzazione dell’attività quotidiana, anche in termini di trasferimenti e spostamenti. Molti sono i dipendenti che, magari, hanno scelto una sede scolastica per i propri figli a Pescara nei pressi della propria sede di lavoro proprio per non avere disagi nel doverli portare o riprendere dalle lezioni. E ora la Regione Abruzzo li ‘deporta’ a Chieti costringendoli a cambiare anche scuola ai propri ragazzi? È evidente che una tale previsione è semplicemente impossibile e improponibile. In terzo luogo, non meno importante – ha proseguito il Capogruppo Sospiri -, manca nella nota della Dirigente l’elemento giustificativo che sarebbe all’origine di tale trasloco, ossia perché il Dipartimento delle Infrastrutture deve all’improvviso lasciare la sede della Regione in viale Bovio a Pescara? Riteniamo che le motivazioni non esplicitate nella nota siano da ricondursi a carenze strutturali dell’edificio di viale Bovio, carenze che però potrebbero anche esserci negli altri uffici individuati poiché sugli stessi non sono state fatte le verifiche di sismicità e sicurezza. Quindi non è da escludere che sulle nuove sedi individuate le fragilità possano essere ancora superiori rispetto a quelle riscontrate nell’immobile di viale Bovio che pure risente di un maggior elevato livello di sicurezza poiché individuata come sede del Presidente della Regione, cosa questa che è chiaramente superabile poiché il Presidente della Regione ha sede nello stabile di piazza Unione. A ogni modo il trasloco degli Uffici del Dipartimento Infrastrutture non risolverà il problema, perché comunque nella sede di viale Bovio resterebbero altri uffici e funzioni, dunque non si comprendono, eventualmente i due pesi e le due misure applicate. Né ci pare possibile che la Dirigente voglia mettere in sicurezza alcuni uffici e lasciarne altri in una situazione di rischio, né tantomeno che non sia valutabile comunque un’altra soluzione per trasferire il Dipartimento Infrastrutture in altro immobile sempre sul territorio di Pescara, senza violare, dunque, lo Statuto della Regione Abruzzo.
Per queste ragioni ho chiesto ufficialmente la revoca del trasferimento degli Uffici del Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica e la convocazione di una riunione tecnico-politica, alla presenza anche del Presidente vicario Lolli, e di tutti i Servizi interessati al provvedimento di trasloco, riunione alla quale sarà mia premura partecipare, per valutare la portata e la necessità dell’iniziativa adottata e individuare, eventualmente, ipotesi alternative sicuramente percorribili, assicurando la permanenza a Pescara del Dipartimento stesso”.