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Pescara, martedì 30.04.2019 – “Una città è viva quando lavora e produce, e quando i suoi cittadini possono progettare la propria vita partendo dalla certezza di avere un lavoro stabile e che rispetti la dignità del lavoratore”, commenta così la candidata sindaco del M5S Pescara Erika Alessandrini la ricorrenza del primo maggio. “Per sostenere i cittadini, il Movimento 5 Stelle ha approvato il reddito di cittadinanza e ha proposto la legge per il salario minimo. In linea con questo il Movimento 5 Stelle Pescara promuoverà, in sinergia con i vari attori del territorio, un patto con la città per la qualità e stabilità del lavoro, con misure a sostegno dei lavoratori e dei giovani professionisti, delle madri e dei giovani laureati. Il nostro obiettivo è quello di garantire il lavoro e favorire l’insediamento di nuove imprese, con un impegno concreto a trasformare Pescara nella ‘città delle opportunità’: per le start-up, per i piccoli e micro imprenditori, per gli innovatori che qui devono tornare ad investire, portando qualità e ricchezza al tessuto urbano”.
IL PROGRAMMA DEL M5S PESCARA A SOSTEGNO DEI LAVORATORI
SOSTEGNO AI LAVORATORI E GIOVANI PROFESSIONISTI
– Elaborazione di un protocollo d’intesa, in materia di appalti di lavori, forniture e servizi, tra il Comune, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria per premiare le aziende che hanno lavoratori assunti a tempo indeterminato e donne.
– Fondo per l’inserimento dei giovani nelle PMI e sostegno ai giovani professionisti che vogliono avviare un’attività con spazi di coworking a tariffe agevolate.
– obbligo nei subentri della gestione di servizi pubblici di riassunzione dei lavoratori già presenti.
– Patto di formazione con gli artigiani del territorio e con le scuole di formazione, per trasmettere il sapere e favorire l’imprenditorialità e per riqualificare i lavoratori espulsi dal processo produttivo per crisi aziendale.
SOSTEGNO ALLE LAVORATRICI MADRI
– potenziamento degli asili nido attraverso il recupero di strutture comunali non utilizzate al fine di creare centri alternativi ai nidi d’infanzia, attuando la Legge regionale n. 76/2000.
– Promuovere la creazione di nidi aziendali in quelle realtà lavorative in cui vi siano gli spazi e un numero adeguato di lavoratori da poterlo permettere.
– avviare un dialogo con i privati con l’intento di stipulare convenzioni ad hoc.
– garantire un servizio pre e post scuola per la vigilanza e cura dei bambini al di fuori dell’orario scolastico.
PROGETTO “RIMANGO A PESCARA” PER I GIOVANI LAUREATI
Il progetto mira a promuovere tirocini formativi e di orientamento di neolaureati residenti a Pescara, al fine di agevolare l’attuazione di esperienze formative e professionali in grado di rafforzare i livelli di occupazione dei partecipanti, fornendo loro una concreta opportunità d’inserimento lavorativo nel proprio territorio. In particolare i tirocini potranno essere svolti sia all’interno dei Dipartimenti dell’Amministrazione comunale, in un’ottica di scambio culturale e arricchimento professionale reciproco tra i dipendenti comunali e gli studenti neo-laureati, sia all’interno di aziende del territorio, al fine di favorire la formazione on the job e l’inserimento occupazionale di giovani, con l’obiettivo di consentire loro di trarre il massimo profitto da tale esperienza. I tirocini saranno finanziati sia con risorse dell’amministrazione comunale, attraverso la previsione di uno specifico stanziamento di risorse nel bilancio, sia con risorse di tipo privato.
CASO LE NAIADI
Non possiamo dimenticare, proprio in occasione del 1° maggio che il lavoro e l’occupazione, prima ancora che crearli, vadano difesi. Il Movimento 5 Stelle è al fianco dei lavoratori della Naiadi per la lotta in difesa della propria occupazione e quindi della dignità di donne e uomini che da anni e professionalmente crescono generazioni di piccoli atleti e piccoli cittadini pescaresi e non solo. Chiediamo alla Regione di inserire nella convenzione per il subentro della gestione delle Naiadi la clausola di solidarietà per il reintegro di tutte le lavoratrici e i lavoratori, senza i quali si perderebbe un patrimonio occupazionale e umano di cui la città non potrebbe fare a meno.