LA MAJELLA COME IL MONTE RUSHMORE. UNA SCULTURA NELLA ROCCIA

antonio di campli scultore
Lo scultore Antonio Di Campli e il sindaco Levino Di Placido durante l’inaugurazione dell’opera.

PENNAPIEDIMONTE – L’Abruzzo sembra interessata a far concorrenza al Dakota del Sud. Infatti, al celebre monumento nazionale scavato nel Monte Rushmore che ritrae i volti dei presidenti Washington, Lincoln, Jefferson e Roosevelt, risponde con una straordinaria scultura scavata nella pietra ad opera dell’artista Antonio Di Campli.

Un omaggio all’Arte ma prima di ogni cosa ad una tradizione secolare della nostra terra, la transumanza, e che nasce proprio sull’antico percorso dei pastori che conducevano le loro greggi a Foggia. Un’opera interamente dedicata alla pastorizia della Majella e, in particolare, al pastore Domenico Di Bello.

L’obiettivo è lo stesso che si prefissò il Dakota del Sud: attirare turisti creando un percorso attraverso le opere a parete scolpite nella pietra, per promuovere la bellezza di luoghi magici e caratteristici dell’Abruzzo. Un valore aggiunto, quello delle opere di Di Campli, ad un luogo che già la Natura ha reso meraviglioso, sullo stesso tragitto dei pastori e davanti ad un panorama mozzafiato, che nulla ha da invidiare a quello che i volti dei quattro presidenti più amati dagli americani guardano da quasi ottant’anni.

Un’opportunità economica per il territorio ma anche la possibilità per conoscere storie incantevoli e fuori dal tempo, a testimonianza del duro lavoro di chi è vissuto in quei luoghi prima di noi, e valorizzando un patrimonio prezioso di sapere e conoscenza ereditato dai nostri avi.

About Alina Di Mattia

Giornalista, addetta stampa, scrittrice, conduttrice, responsabile produzione di grandi eventi istituzionali e culturali, con esperienza trentennale nel settore dei media e dell’entertainment. Appassionata di scienze storiche e sociali, vanta una formazione accademica poliedrica, un percorso di laurea in Culture e tecniche per la comunicazione e una laurea in Lettere moderne presso l'Università dell'Aquila. Ha all’attivo interessanti contributi letterari e numerosi riconoscimenti giornalistici.