Meteo. La Primavera 2020, si potrebbe trasformare da una stagione che rispetta poco le sue caratteristiche mostrando più volti stabili, soleggiati e molto miti rispetto ai volti instabili, freschi e piovosi, ad una stracolma di volti perturbati, instabili o volubili, piovosi, temporaleschi e freschi, più freddi, nuvolosi e spiccatamente variabili, da permettere addirittura nevicate in montagna, dunque numerosi rispetto alle belle e calde giornate che saranno destinate a durare solo pochi giorni. Lo intravediamo dal Final Warming inquadrato al di sopra del Circolo Polare Artico. Un riscaldamento stratosferico capace di rendere in parte la Primavera inoltrata più fresca e piovosa, esattamente com’è accaduto l’anno scorso, nel quale, una Primavera soleggiata è culminata in una inoltrata molto instabile/variabile, dunque in un Maggio più freddo e piovoso, con nevicate sulle montagne, tanto da far accendere i riscaldamenti nelle proprie abitazioni tramite specifiche ordinanze. Il Final Warming, riscaldamento stratosferico artico, “stratwarming” che si dovrebbe verificare d’Inverno, si sta concretizzando in questa Primavera, rendendola in grado di rispettare le sue caratteristiche, con periodi, purtroppo, anche al di sotto della media stagionale. Esso potrebbe consentire ad un Vortice Polare che, durante l’Inverno, è stato forte e compatto da non favorire irruzioni fredde artiche verso più basse latitudini, di essere più debole e di far scendere verso le nostre medie latitudini, masse d’aria fredda e instabile, già a partire da fine Marzo. L’Anticiclone delle Azzorre, dunque, scenderebbe e salirebbe lungo il meridiano di Greenwich, facendo entrare sia i fronti freddi nord-atlantici o perturbazioni a volte solo di origine atlantica, che aria fredda proveniente dalle latitudini artiche, la responsabile delle gelate fuori stagione dalle quali bisognerà proteggere il proprio raccolto e gli alberi da frutto fioriti prematuramente; non solo, anche delle nevicate, in grado di imbiancare le montagne fino ai piedi. I nuclei freddi in quota e molto instabili di origine polare, arrecati dai fronti freddi, diventerebbero colmi di nubi cumulonembi o temporalesche, anche a causa del contrasto termico con i primi tepori primaverili dati dal riscaldamento mattutino e diurno, dovuto all’avvicinarsi del Solstizio d’Estate e alla conclusione dell’Equinozio di Primavera che, quest’anno, entrerà venerdì 20 Marzo 2020, alle ore 4:49. Si potrebbe trattare, nella maggior parte delle volte, a causa della grande energia termica messa a disposizione da parte di un’atmosfera più calda rispetto alla normalità, di rovesci localmente di violenta intensità, da permettere allagamenti e di presentare, assieme alla grandine, carattere di nubifragio lampo, nel quale, la grande quantità d’acqua piovana, viene scaricata molto velocemente verso il basso dalle correnti discensionali dei cumulonembi, in questo modo le fognature si otturano perché non riescono a scaricare in così pochissimo tempo, le tonnellate e tonnellate di pioggia caduta.
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