Il settore commerciale avezzanese è afflitto da annose questioni, quali la chiusura al traffico del centro cittadino camuffata da “isola pedonale”, la presenza dei centri commerciali, i sofferti costi della burocrazia e di gestione aziendale, le difficoltà di accesso al credito, e molte altre ancora. Le azioni che i commercianti hanno compiuto negli ultimi anni per risolvere questi problemi sono risultate di fatto inefficaci; oltre a ciò, essendomene occupato in oltre trent’anni di lavoro, aggiungo che spesso non ho condiviso alcune strategie messe in atto per superare le varie difficoltà perché, a mio avviso, estemporanee o non sostenute dalla maggioranza delle imprese cittadine. Personalmente, infatti, ho sempre difeso un approccio assai diverso: favorire l’aggregazione, ad esempio (pur garantendo l’autonomia operativa e gestionale individuale) promuovendo una grande cooperativa, o Centro commerciale naturale, per avere maggior forza e per meglio rappresentare i bisogni della categoria nel dialogo con le istituzioni e nel confronto con altri Enti pubblici e privati.
Ritengo questa l’unica strada percorribile per risollevare l’economia ed il fatturato delle attività commerciali cittadine (tutte, non solo quelle del centro), nonché per rispondere e cercare di competere e di contrastare l’avanzata della grande distribuzione. In particolare con tale cooperativa sarebbe possibile intercettare risorse economiche a fondo perduto. Molti ricorderanno che, grazie alla lungimiranza di alcuni imprenditori avezzanesi, nel 2009 riuscimmo a portare in città oltre 370mila euro a fondo perduto per i commercianti. Oggi, con la medesima strategia di allora, potremmo ottenere molto di più. Non solo, ma insieme, uniti e con un’Amministrazione comunale effettivamente attenta e vicina alla categoria andrebbe pianificato una grande progetto di promozione delle qualità e dei vantaggi offerti dalle attività commerciali cittadine ai clienti come convenienza economica, garanzia, qualità del prodotto, assistenza, cortesia e tutte le altre innumerevoli caratteristiche tipiche dei commercianti avezzanesi che però paradossalmente vengono sottaciuti o, ben che vada, promossi sporadicamente ed individualmente.
Inutile continuare la propaganda sul tema del sostegno alle suddette attività senza gesti efficaci conseguenti ad essa; dannoso arrivare addirittura a candidarsi con coalizioni che propongono leggi regionali contrarie agli interessi dei commercianti. La futura amministrazione avrà il dovere di compiere atti amministrativi che sostengano davvero il comparto ed è possibile enunciarli con chiarezza: alleggerire la pressione fiscale, intervenendo per contenere i costi degli affitti dei locali e riconoscendo significativi sgravi sui vari e numerosi balzelli; agevolare percorsi formativi per i titolari d’impresa e per i loro dipendenti; promuovere progetti per l’innovazione tecnologica, partecipandovi; garantire l’accesso alla rete telematica; sburocratizzare gli adempimenti amministrativi; infine, creare eventi qualificati in diversi quartieri della città ed al contempo un grande evento annuale in piazza Risorgimento che sia di alto spessore culturale.
Pur consapevole di rischiare qualche antipatia di troppo in un momento più adatto alla captatio benevolentiae, intendo rispettare l’intelligenza degli imprenditori e degli elettori, sostenendo idee di cui sono convinto da tempo; idee che né fatti, né personaggi hanno mai smentito.